La Camera ha votato la fiducia al governo sul dl rave

Con voti 206 favorevoli, 145 contrari e tre astenuti il governo ha incassato la fiducia sul decreto legge contenente le norme anti-rave, sull’ergastolo ostativo, la riforma della giustizia e il Covid. Il parere positivo è arrivato solo dopo la terza chiama considerato il numero di deputati che non erano presenti in aula.

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La Camera dei deputati – Nanopress.it

Per tagliare gli emendamenti che sono stati presentati dalle opposizioni e per procedere più o meno spediti per l’approvazione del testo pena la decadenza del decreto legge, l’esecutivo ha anche scelto di attuare lo strumento della ‘ghigliottina‘, così come annunciato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. “Faremo così, tutti i tentativi per trovare una mediazione sono falliti. L’opposizione intende andare allo scontro in maniera irragionevole, dovremo per forza ricorrere a questo strumento“, ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia ospite di Oggi è un altro giorno su Rai Uno.

La Camera ha votato la fiducia al governo sul dl rave

Il governo ha incassato la fiducia alla Camera anche sul decreto rave, il decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 31 ottobre sulle norme contro i party abusivi, l’ergastolo ostativo, la riforma della giustizia e anche alcune misure per il Covid, come il reintegro dei medici no vax con due mesi di anticipo, così come cambiato dall’aula del Senato. I favorevoli sono stati 206, mentre i contrari sono stati 145, tre gli astenuti, e sono arrivati dopo la terza chiama da parte dell’Ufficio di Presidenza dell’aula, si tratta del peggior risultato, finora, dell’esecutivo di Giorgia Meloni a Montecitorio.

La scelta del governo, presa ieri, era dovuta principalmente alle ostruzioni che sarebbero dovute arrivare dalle opposizioni, che fin da fine ottobre aveva espresso la loro contrarietà alla norma.

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Matteo Piantedosi – Nanopress.it

Tra l’altro, come annunciato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, verrà utilizzata anche la ‘ghigliottina’ per evitare tutti gli emendamenti che arriverebbero sempre dai banchi dell’opposizione: “Faremo così, tutti i tentativi per trovare una mediazione sono falliti. L’opposizione intende andare allo scontro in maniera irragionevole, dovremo per forza ricorrere a questo strumento“, ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia che, ospite di Serena Bortone, su Rai Uno, ha anche spiegato che entro domani mattina verrà approvata dal Senato anche la manovra finanziaria, su cui verrà posto un altro voto di fiducia e che verrà votata domani mattina.

Cosa succederà ora alla Camera dopo il voto di fiducia

Dopo il voto di fiducia, la seduta della Camera proseguirà con l’illustrazione dei 157 ordini del giorno, che verranno posti in votazione da domani alle 19, così come ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Si andrà avanti quindi con seduta fiume e notturna, che dovrà comunque essere decisa dall’aula.

Dopo il voto sugli ordini del giorno si passerà alle dichiarazioni voto sul provvedimento che va convertito in legge entro venerdì 30. Lorenzo Fontana, il presidente di Montecitorio, poi, metterà in atto lo strumento della ghigliottina per evitare che il provvedimento perda i suoi effetti, anche se lo stesso numero uno della Camera al termine della votazione ha detto che chiamerà il ministro Ciriani “per chiedere delucidazioni sulla ghigliottina per il dl rave. Immagino che riusciremo a intenderci. La ghigliottina è prerogativa del presidente della Camera e non è stata ancora avallata“. “È chiaro – ha precisato ancora il deputato della Legache per evitare uno strumento di questo tipo come la ghigliottina serve la buona volontà di tutti i deputati…“.

La capogruppo del Partito democratico, Debora Serracchiani, infatti, aveva riportato le parole del ministro dando inizio alle polemiche: “A tutela del Parlamento e delle prerogative del presidente della Camera, che questa non è prerogativa del governo ma del presidente dell’Aula di Montecitorio, è inaccettabile che ci sia un’invasione del governo…“, ha detto seguita anche da Vittoria Baldini del MoVimento 5 stelle, che ha definito la maggioranza arrogante.

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