Nelle scorse ore, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti della Cina e della Palestina, durante il quale è emerso che Pechino ha deciso di sostenere la causa palestinese. Questa è una notizia di grande importanza, che può avere ripercussioni significative sulla situazione politica e diplomatica in Medio Oriente.
Il presidente cinese Xi Jinping ha espresso il suo sostegno alla causa palestinese, riconoscendo il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla creazione di uno stato indipendente. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di una soluzione pacifica e negoziata del conflitto tra Israele e Palestina, che rispetti i diritti di entrambe le parti in causa.
La dichiarazione di sostegno della Cina alla Palestina
Questa dichiarazione di sostegno da parte della Cina è significativa per diverse ragioni. In primo luogo, Pechino è un attore di grande importanza nella politica internazionale, con un’economia tra le più grandi al mondo e una presenza sempre più significativa nei rapporti internazionali. Il sostegno della Cina alla causa palestinese potrebbe quindi avere un impatto significativo sulla percezione della comunità internazionale sul conflitto tra Israele e Palestina. Proprio per questo molti esperti hanno riferito che la scelta potrebbe essere ponderata e finalizzata ad un percorso per arginare Israele che è sempre stato uno storico alleato degli Usa, nonostante stiano attraversando ora un periodo di stallo nelle relazioni diplomatiche.
In secondo luogo, la Cina ha tradizionalmente mantenuto una posizione di neutralità sul conflitto tra Israele e Palestina, cercando di mantenere buoni rapporti con entrambe le parti. Questo cambio di posizione potrebbe quindi rappresentare una svolta significativa nella politica cinese nei confronti del Medio Oriente.
La dichiarazione di Pechino potrebbe ripercuotersi sulla situazione politica in altri paesi della regione, come Iran e i paesi arabi, che potrebbero vedere nella Cina un alleato importante nella loro lotta contro Israele.
In conclusione, il sostegno della Cina alla causa palestinese rappresenta una scelta inconsueta che sembra mirare a una nuova alleanza mediorientale e asiatica che esclude Usa e alleati. Resta da vedere come la comunità internazionale e le altre potenze regionali reagiranno a questa dichiarazione di sostegno.
Le parole di Xi Jinping e si Abbas
Durante l’incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e il leader palestinese Mahmoud Abbas, quest’ultimo ha espresso la volontà di rafforzare la cooperazione tra la Palestina e la Cina e di garantire investimenti per la sua amministrazione. Abbas ha inoltre apprezzato l’impegno di Pechino nel finanziare una serie di progetti di sviluppo presentati dalle autorità palestinesi e ha chiesto che vengano inviate delegazioni tecniche per attuare tali progetti il più rapidamente possibile. Questa dichiarazione di Abbas sottolinea l’importanza che la Palestina attribuisce alla cooperazione con la Cina e l’interesse per gli investimenti cinesi nella regione.
Durante l’incontro tra il leader cinese Jinping e il leader palestinese Mahmoud Abbas, Xi ha definito il “partenariato strategico” tra la Cina e la Palestina una “pietra miliare nella storia delle relazioni bilaterali”. La Cina ha intrattenuto rapporti diplomatici con l’Autorità palestinese da lungo tempo e si è offerta di mediare nel conflitto israelo-palestinese sin dalla visita di Abbas nel 2017.
Tuttavia, i negoziati di pace tra Israele e Palestina sono in stallo dal 2014. Per questo motivo, la Cina sta cercando di rafforzare la sua influenza nel Medio Oriente, cercando di mediare un riavvicinamento tra l’Arabia Saudita e l’Iran a marzo di quest’anno e sfidando l’influenza americana nella regione.
Xi ha visitato l’Arabia Saudita per il primo summit Cina-Stati arabi e ha incontrato Abbas, promettendo di lavorare per una soluzione rapida, giusta e duratura alla questione palestinese. Questo impegno dimostra la crescente importanza che la Cina sta attribuendo alla questione del Medio Oriente e alla sua capacità di svolgere un ruolo di mediatore nelle questioni regionali e internazionali.
Pechino cercando di aumentare la sua influenza per superare quella degli Stati Uniti, e un esempio di questo impegno sono i risultati conquistati da Pechino per la mediazione del riavvicinamento tra l’Arabia Saudita e l’Iran a marzo. In questo modo, la Cina sta cercando di sfidare l’influenza americana di lunga data nella regione.
Il conflitto tra Israele e Palestina ha generato un’escalation recente che ha mostrato scontri durissimi tra milizie filo iraniane stanziate in Libano e Siria e ovviamente dalla Jihad palestinese situata nella striscia di Gaza.
Un conflitto che ha generato timori globali ma ha visto una sorta di riavvicinamento tra paesi arabi che si contrappongono a Israele e alla ferocia con la quale attua attacchi nei confronti dei cittadini palestinesi, come i due episodi avvenuti all’interno della moschea di Al-Al-Aqsa, dove i fedeli islamici sono stati malmenati dalle forse di sicurezza israeliani.
Tutto questo ha fatto sì che si riallacciassero alleanze geopolitiche fino a quel punto dormienti come Iran e Arabia Saudita. Pechino in questo momento sta plasmando in un modo inedito le relazioni internazionali e ciò non fa che alimentare l’astio con Washington che si avvicina a Taiwan e impone la propria presenza nella zona dell’Indo Pacifico.