La Cina travolta dal virus: più di 250 milioni di contagi

Il Covid in Cina continua sempre a far parlare di sé. Dopo aver allentato le misure della politica Zero Covid, la repubblica cinese sta vivendo una nuova ondata con più di 250 milioni di contagi in meno di un mese. Il tutto può essere nato dal fatto che la Commissione per la salute nazionale cinese non comunica più i dati giornalieri sui contagi da coronavirus.

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Il presidente Xi Jinping in una sua dichiarazione ha spiegato che sarebbe più opportuno lanciare una campagna sanitaria in maniera tale da proteggere al meglio le vite dell’intera popolazione.

La situazione sanitaria in Cina

La repubblica di Xi Jinping è nuovamente inondata dal virus, si stima che in meno di un mese sono oltre 250 milioni le persone contagiate, quasi il 20% dell’intera popolazione. Una situazione davvero drammatica se si pensa che il governo cinese poche settimane fa aveva deciso di allentare la politica zero Covid.

Che si sia trattato di una strategia perché il governo si è reso conto dei costi esosi per mantenere tale politica oppure perché c’era la voglia di un ritorno alla normalità purtroppo la situazione Covid sembra non essere migliorata.

“Di fronte alla nuova situazione occorre lanciare una campagna sanitaria più mirata per proteggere la vita delle persone”.

Queste le parole dichiarate dal presidente cinese Xin Jinping dopo la pubblicazione degli ultimi dati sul contagio da Covid, provocando in alcune città il collasso all’interno degli ospedali e problemi nei forni crematori a causa dell’elevato numero dei decessi.

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Una situazione davvero allarmante e lasciata allo sbaraglio dopo che con la fine della politica zero Covid la commissione per la salute nazionale cinese non comunicherà più i dati giornalieri sui contagi, ma saranno utili solamente ai fini della ricerca e per scopi scientifici. Una nuova sfida da affrontare per la repubblica di Xi Jinping.

La nuova ondata minaccia la forza lavoro

L’ennesima nuova ondata di contagi in Cina fa tremare la produzione degli iPhone e dell’intera gamma di prodotti Apple, realizzati in una delle fabbriche più famose del mondo, la Foxconn di Zhengzhou, nota anche come iPhone City.

Dopo che nei primi 20 giorni di dicembre si sono stimati oltre 250 milioni di nuovi casi, si è registrata l’assenza dei lavoratori in uno degli impianti più conosciuti per la produzione Apple.

Una vera e propria minaccia per il marchio della mela e che nei prossimi mesi potrebbe gravare ancora di più per quanto riguarda l’entrate del brand. Il rallentamento della produzione iniziato ad ottobre ha causato tempi di attesa insoliti, costando ad Apple circa 1 miliardo di dollari a settimana in vendite perse.

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