Questa mattina, la commissione della Camera degli Affari costituzionali ha approvato all’unanimità la proposta di legge che integra lo sport in Costituzione. Presente anche il ministro per lo Sport e le Politiche giovanili, Andrea Abodi.
Da oggi, infatti, è stato dato il via libera alla proposta di legge dopo che alla fine dello scorso anno il disegno era stato presentato alla presidenza del Senato; il prossimo mese, invece, ad aprile, si passerà alla prima fase di approvazione del testo proprio a Palazzo Madama.
La Camera dice sì allo sport in Costituzione
Finalmente, dopo tempo, si è quasi arrivati alle battute finali per l’approvazione del testo che riguarda la proposta di legge che inserisce lo sport in Costituzione. Questa mattina, infatti, alla Camera, nella commissione Affari costituzionali ha approvato all’unanimità le proposte di legge, riunificate in un solo testo, che già avevano avuto il via libera dal Senato. Presente in aula anche il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi.
Lo scorso 13 ottobre il disegno di legge era stato approvato dalla presidenza del Senato; il 14 novembre, invece, era stato assegnato alla Commissione Affari Costituzionali. Il 12 dicembre 2022, infine, l’esame era stato concluso con il passaggio del testo all’Aula per la votazione, approvato con 145 esiti favorevoli, 0 contrari e 4 astenuti per il testo di modifica dell’articolo 33 della Costituzione.
Il disegno di legge
Il disegno di legge riguarda la modifica dell’articolo 33 della Costituzione con l’obiettivo di introdurre lo sport considerato come un elemento educativo, sociale e di benessere psicofisico in tutte le sue forme.
Tale proposta normativa, in passato, era già stata presentata nella precedente legislatura e il 29 giugno 2022 doveva avere l’approvazione definitiva dalla Camera dei deputati. Si è dovuto aspettare quasi un anno per riprendere dove si era lasciato e concludere il tutto con l’attuale governo Meloni.
La modifica dell’articolo 33 prevede un’aggiunta di un comma nel titolo II della parte prima, che prende il nome di “Rapporti etico-sociali”, che sancisce la libertà dell’arte, della scienza e del loro insegnamento. Il disegno prevede le norme generali sull’istruzione nelle scuole e l’autonomia degli ordinamenti delle istituzioni di alta cultura, università e accademie.
“Si intende così mettere al centro della Costituzione lo sport in tutte le sue forme, dal momento che rappresenta un importante strumento formativo d’integrazione sociale e di diffusione di valori universali positivi, veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale”.
Questo è quanto si legge dal disegno di legge approvato dal Senato lo scorso 13 ottobre. Anche l’Italia, pertanto, si vuole uniformare con gli altri Stati membri dell’Unione Europea e dare una maggiore importanza allo sport.
Adesso, per l’approvazione definitiva, si dovrà attendere la doppia lettura conforme dei due rami del Parlamento.