Via libera da parte della Commissione Europea alle modifiche nei Pnrr di Francia e Malta, che hanno inserito capitoli sul Repower, ovvero le misure per affrancarsi dalla dipendenza dai combustibili russi, puntando al contempo sulla transizione ecologica. I due Stati hanno innalzato la cifra iniziale, ricevendo l’ok da Bruxelles, il cui Consiglio avrà ora un mese di tempo per approvarli in via definitiva. Anche l’Irlanda ha ricevuto l’approvazione dalla CE per modificare il suo piano per inserire altri due misure. Il nostro Paese, invece, deve ancora presentarlo con le modifiche in merito al Repower.
È arrivato l’ok da parte della Commissione Europea alle modifiche ai loro Pnrrr da parte di Francia e Malta. Il piano nazionale di resistenza e resilienza dello Stato francese, ora, ammonta a 40,3 miliardi di euro, rispetto ai 39,4 iniziali, con 73 investimenti e 24 riforme. Quello di Malta passa da 316,4 milioni di euro a 328 milioni, e andrà a coprire 31 riforme e 16 investimenti. Soddisfazione da parte della CE, anche se ora sarà il Consiglio a dover dare il via libera definitivo, approvando i Pnrr entro le prossime 4 settimane. L’Italia deve ancora presentare il suo piano modificato, benché ci stia lavorando da tempo, come ha confermato la portavoce per l’Economia della Commissione Veerle Nuyts: “Ci risulta che effettivamente l’Italia includerà un capitolo RePower Eu, comprendente misure che mirano a ridurre la dipendenza dalle fonti di energia russe e ad accelerare la transizione verde” ha dichiarato alla stampa a inizio mese. Nel frattempo anche l’Irlanda ha ottenuto l’ok per modificare con alcuni emendamenti il suo piano.
Il piano nazionale di resistenza e resilienza della Francia passerà da 39,4 miliardi di euro a 40,3 miliardi, coprendo in questo modo 24 riforme e ben 73 investimenti. “Il Pnrr pone un’enfasi molto maggiore sulla transizione ecologica, destinando il 49,5% (rispetto al 42,4% del piano iniziale) dei fondi disponibili a misure che sostengono gli obiettivi climatici” hanno spiegato con soddisfazione da Bruxelles.
Inoltre, ben il 21,6%, ora del totale del Pnrr è dedicato alla transizione digitale, di poco superiore a quanto già messo in preventivo prima delle modifiche apportate (prima la percentuale era del 21,4%, quindi c’è stato un lieve aumento rispetto ai piani iniziali.
Anche Malta ha visto gonfiare la somma richiesta per il suo piano, passando dagli iniziali 316,4 milioni a 328 milioni di euro: queste risorse serviranno per portare a termine 16 investimenti e 31 riforme. Anche in questo caso, il Paese ha prestato maggiore attenzione alla transizione verde.
“Il piano modificato di Malta pone un’enfasi molto maggiore sulla transizione ecologica, destinando il 68,8% (rispetto al 53,8% del piano iniziale) dei fondi disponibili a misure che supportano gli obiettivi climatici. L’ambizione digitale del piano maltese rimane elevata. Il piano dedica ora il 26,2% (rispetto al 25,5%) del suo budget totale al sostegno della transizione digitale” hanno spiegato dalla Commissione Europea, soddisfatti dalle maggiori risorse richieste per puntare con più efficienza sul green e sul comparto tecnologico, ormai un aspetto fondamentale per tutti gli Stati membri dell’Unione. Non resta che attendere, a questo punto, le mosse del nostro Stato, per comprendere quali modifiche verranno inserite nel Piano nazionale.
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