Dalla Corea del Nord verso le 7 di mattina (ora locale, cioè verso mezzanotte ora italiana) è partito un missile balistico, finito poi in mare, verso il Giappone. Non è mancata anche una reazione da parte degli Stati Uniti.
Il missile partito stamattina dalla Corea del Nord e arrivato a 2mila chilometri ad est dalla costa giapponese è quello che il capo del governo di Tokyo ha definito un “comportamento violento”. Non sono mancate reazioni anche da parte degli Stati Uniti, che hanno mostrato ancora una volta la loro vicinanza al Giappone.
La Corea Del Nord ha dato vita a quello che il capo del governo di Tokyo ha definito un “comportamento violento”: ha infatti lanciato un missile balistico sul Giappone. Questo è poi caduto in mare a 2mila chilometri ad est della costa giapponese. Era dal 2017 che non accadeva qualcosa di simile, ma non c’è nulla di cui meravigliarsi se si pensa a tutto ciò che è accaduto negli ultimi giorni.
Domenica mattina, intorno alle 7, un altro missile a corto raggio è partito da Teachon, a nord di Pyongyang, raggiungendo un’altitudine di 60 km e cadendo poi in acque di competenza della Corea del Nord.
A rilevare l’attività sono stati l’esercito sudcoreano e la guardia costiera giapponese. Le autorità sudcoreane, però, hanno definito questo gesto una provocazione: a detta di alcuni, infatti, questo è un modo della Corea del Nord di sfidare la sua alleanza con gli Stati Uniti.
Anche oggi il lancio del missile è partito più o meno alla stessa ora: erano le 7 (cioè mezzanotte in Italia), quando un missile balistico a medio raggio è partito, passando sopra l’isola di Hokkaido, nell’arcipelago giapponese e raggiungendo una distanza di 4.600 chilometri e un’altitudine di circa 1000. Infine è finito nell’Oceano Pacifico.
A causa del lancio comunque gli abitanti dell’isola di Hokkaido e della prefettura di Aomori hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, per ripararsi in un rifugio.
Come ha affermato Yasukazu Hamada, ministro della Difesa del governo di Tokyo, la traiettoria percorsa dal missile è stata la più lunga mai coperta da uno simile di medio raggio proveniente dalla Corea del Nord. Secondo lui, inoltre, quest’ultima potrebbe aver lanciato un missile Hwasong-12, già testato quattro volte da Pyongyang.
Nel frattempo è arrivata anche una risposta da parte degli Stati Uniti. Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha infatti scritto una nota in cui definisce “sconsiderata e pericolosa” la decisione della Corea del Nord di lanciare questi missili.
Il consigliere Jack Sullivan ha parlato con i suoi colleghi sudcoreani e giapponesi che hanno cercato di capire come reagire. Si parla infatti di “risposte internazionali adeguate e robuste” da dare alla Corea del Nord, in risposta alla sua provocazione.
Lo stesso Sullivan poi ha affermato che gli Stati Uniti continueranno sempre a difendere il Giappone e la Repubblica di Corea e cercheranno sempre di contrastare le iniziative da parte della Corea del Nord inerenti a lancio di missili e armi di distruzioni di massa.
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