Per la Croazia oggi è un giorno importantissimo, ovvero, quello nel quale entra ufficialmente nella zona euro e, non solo perché, dato i numerosi successi ottenuti nel corso di questi anni, entra anche a far parte dell’area Schengen. Un successo incredibile che porta la nazione già parte dell’unione europea ancora più vicina a noi dato che vengono eliminate i controlli ai confini.
Per la Croazia si tratta del completamento di un lungo percorso verso le istituzioni europee e atlantiche, che ha iniziato nel 2000 con l’arrivo al potere a Zagabria delle forze europeiste e democratiche, dopo gli anni Novanta segnati dal rovinoso conflitto verso l’indipendenza. Il Paese ha poi aderito nel 2009 alla Nato e dal primo da luglio 2013 è membro ufficiale dell’Unione Europea. Un momento che la popolazione ha preparato già da qualche mese, con l’introduzione della nuova moneta che m, da oggi, sostituisce la vecchia moneta croata ovvero la kuna.
A partire dalla mezzanotte dell’1 gennaio 2023 la Croazia ha adottato ufficialmente l’euro ed è entrata nell’area di libera circolazione Schengen. Dopo dieci anni, quasi, dall’adesione all’Ue la nazione ha detto salutato la sua valuta, la kuna, ed è diventato il ventesimo membro della zona euro e il ventisettesimo Paese della zona Schengen, che consente di circolare senza passaporto tra Stati membri. L’ ingresso croato rappresenta il primo dal 2011, quando si è aggiunto lo stato del Liechtenstein.
Il ministro degli Esteri croato Goran Grlic-Radman insieme ad altri membri del governo hanno festeggiato l’ingresso nell’area Schengen, questa notte, celebrando l’ evento con il taglio simbolico di un nastro al confine con l’Ungheria. L’ingresso nell’area Schengen comporta infatti la fine dei controlli di frontiera, al confine con i paesi che ne fanno parte e la libera circolazione al loro interno.
La richiesta della Croazia di entrare nell’area Schengen e di adottare l’euro risalgono al 2015 e al 2017. Da allora è iniziato un lungo periodo di analisi riguardo la stabilità economica croata e del suo piano di sicurezza, da parte delle istituzioni europee, che si è concluso egregiamente e con parere favorevole su entrambe le questioni.
Un cambiamento che cambierà i confini e allargherà gli orizzonti della Croazia dato che sono stati soppressi 73 valichi di confine terrestri e 12 nei porti marittimi, mentre per il traffico aereo si dovrà aspettare fino al 26 marzo quando scatterà l’orario di volo estivo.
Sarà permesso ancora per un po’ di tempo il pagamenti in kune ma ieri, non appena è scattata la tanto attesa ora, il governatore Boris Vujčić ha prelevato una banconota da cinquanta euro da un bancomat affermando: “In questi tempi incerti l’euro offrirà ulteriore stabilità all’economia croata e faciliterà la crescita “.
La banca centrale ha fornito negli ultimi mesi 63 milioni di banconote e 286 milioni di monete alle poste e alle banche, contanti che ora sono nel sistema del commercio. A Capodanno per alcune ore non è stato possibile pagare con le carte di credito per l’adattamento telematico all’euro, mentre l’accesso ai conti correnti sarà possibile solo dal pomeriggio del 2 gennaio. Per i pagamenti in contanti il periodo di transizione durerà fino al 14 gennaio 2023. Il tasso di conversione è stato fissato a 7,53450 kune croate per un euro.
Molte autorità europee e internazionali hanno fatto i loro complimenti alla Croazia per il completamento di un percorso, durato molti anni, ma che ha rivelato una Nazione davvero rivolta al risultato finale e che si è impegnata al massimo per riuscire.
Il meritato risultato è stato commentato dal presidente della Repubblica Mattarella che ha detto: “Soddisfatto per l’ingresso del Paese nell’euro anche il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. La Croazia entra nello spazio Schengen e nell’Eurozona. Un risultato importante per il progetto europeo e per il popolo croato a cui faccio i miei migliori auguri. Spero che presto altri Paesi raggiungano lo stesso obiettivo, a beneficio di tutta l’Ue”.
La presidente del Parlamento europeo Metsola ha scritto sui social: “benvenuta Croazia in Eurozona e Schengen “Benvenuta Croazia nell’Eurozona e in Schengen. Oggi l’Europa sta diventando più forte e più unita. Congratulazioni ad Andrej Plenkovic sull’attuazione delle riforme e sull’orientamento del paese verso l’integrazione”.
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha rilasciato un’ intervista all’agenzia di stampa crosta Hina e ha affermato: ” La Croazia può essere fiera di entrare nell’Eurozona e nell’area Schengen perché riuscirà ad attrarre più investimenti, si creeranno nuovi posti di lavoro, crescerà l’economia, e potrebbe anche diventare un hub energetico europeo per fonti rinnovabili.”
Ha poi precisato anche che: “La Croazia, membro dell’Ue dal 2013, porta così a compimento la sua piena integrazione europea “e i suoi cittadini potranno godere di alcuni dei migliori benefici che la nostra Unione può offrire. Questo non è solo un grande risultato per la Croazia ma anche un’altra prova della forza e dell’unità dell’Unione. In breve l’Europa rende la Croazia più forte, e la Croazia rende l’Europa più forte”.
La presidente della Bce Christine Lagarde ha affermato che: “La Croazia ha lavorato duro per diventare il ventesimo membro dell’area euro, e ci è riuscita. È la dimostrazione che l’euro è una valuta attraente che porta stabilità ai suoi membri”.
Un momento storico che è il risultato di impegno e perseveranza della Croazia che merita complimenti sinceri. Anche se ora l’inflazione e i tassi subiranno degli scossoni non è però un reale problema dato che gli esperti di finanza hanno analizzato attentamente i possibili scenari e hanno appurato che sarebbe andata peggio mantenendo la storica moneta kuna.
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