La curva della Juventus è stata chiusa per una giornata per i cori razzisti contro Lukaku

Il giudice sportivo ha deciso. La Tribuna Sud dell’Allianz Stadium rimarrà chiusa per un turno per gli ululati razzisti contro Romelu Lukaku, che non ci sarà per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia tra Juventus e Inter. A saltare la partita di San Siro del 26 aprile, però, anche il portiere e capitano nerazzurro, Samir Handanovic, che alla fine della partita aveva litigato con Juan Cuadrado. L’esterno colombiano, in effetti, è quello che è stato punito di più: saranno tre, infatti, le giornate in cui rimarrà ai box.

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Un’immagine dello Juventus Stadium, la cui Tribuna Sud rimarrà chiusa per un turno a causa degli ululati razzisti nei confronti di Romelu Lukaku durante la partita di semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Inter – Nanopress.it

Alla decisione si potrebbe la Juventus, che ha chiesto gli atti per valutare il ricorso sia contro la chiusura del settore dello Stadium, sia per la squalifica di tre giornate nei confronti di Cuadrado. Nel merito dei cori razzisti, poi, sono stati individuati due tifosi (uno maggiorenne e uno minorenne) grazie all’azione congiunta della polizia e dello stesso club bianconero.

Chiusa la Tribuna Sud dello Juventus Stadium per cori razzisti, tre giornate a Cuadrado, una per Lukaku e Handanovic: ecco le decisioni del giudice sportivo

Dopo il razzismo, le polemiche e la rissa, arriva anche la stangata. Gli ululati e gli insulti contro Romelu Lukaku, l’attaccante dell’Inter che all’ultimo minuto della semifinale di andata di Coppa Italia ha segnato il gol del pareggio contro la Juventus, sono costati cari soprattutto ai tifosi bianconeri, che sono stati giudicati colpevoli dal giudizio sportivo. La Tribuna Sud, proprio quella dietro la quale il belga ha battuto Mattia Perin al 95esimo, sarà chiusa per un turno, quello contro il Napoli, previsto per il 23 aprile.

Il giudice sportivo della Lega Serie A, si legge nel documento presente sul sito, “considerato che, come segnalato dal rapporto dei collaboratori della Procura federale, i sostenitori della Soc. Juventus occupanti il primo anello del settore denominato “Tribuna Sud” levavano, al 35° ed al 49° del secondo tempo, beceri e insultanti cori e grida di discriminazione razziale nei confronti del calciatore della Soc. Internazionale Lukaku Bolingoli Romelu; considerato, altresì, che nel suddetto rapporto, i collaboratori della Procura federale dichiaravano che tali gravi manifestazioni di discriminazione raziale, percepite da tutti e tre i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell’impianto, provenivano dalla maggioranza dei 5.034 occupanti il predetto settore (primo anello del settore denominato “Tribuna Sud”); ritenuto che, in ragione della gravità, della dimensione e della percezione reale del fenomeno nonché della ripetitività del medesimo, i predetti comportamenti assumono rilevanza disciplinare a norma dell’art. 28, nn. 1 e 4, CGS” ha deliberato di sanzionare la società bianconera con l’obbligo, appunto, “di disputare una gara con il settore denominato “Tribuna Sud”, primo anello, privo di spettatori“.

Quanto al belga, però, nonostante la sua esultanza più che provocatoria doveva considerarsi liberatoria e serviva soprattutto a mettere a tacere i razzisti, salterà comunque la gara di ritorno del 26 aprile a San Siro perché non è stato cancellato il secondo giallo che l’arbitro del match, Davide Massa, gli aveva sventolato dopo il gol. Come lui, per l’Inter, non ci sarà neanche il capitano e portiere Samir Handanovic che, invece, si era reso protagonista di una lite con Juan Cuadrado al termine della gara.

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Un’immagine della rissa nel dopo partita di Juventus-Inter – Nanopress.it

È proprio il colombiano, autore per altro del gol dell’1-0 per la Juventus, quello che ha ricevuto la sanzione più pesante. Tra le motivazioni, il giudice sportivo ha annoverato il “comportamento non regolamentare in campo“, ma anche e soprattutto, come ha riferito il direttore di gara, “perché, al termine della partita, a seguito di un diverbio con un calciatore della squadra avversaria, lo strattonava vigorosamente cingendogli le mani al collo e indirizzandogli un pugno al volto (atto, quest’ultimo, rilevato dai collaboratori della Procura federale); veniva diviso a forza dal giocatore avversario grazie all’intervento di alcuni compagni di squadra“.

Tra le altre decisioni del giudice sportivo, c’è anche la squalifica per un turno per Emanuel Aiwu, giocatore della Cremonese che nella partita di ieri, sempre semifinale di andata di Coppa Italia, contro la Fiorentina ha toccato il pallone con la mano in area provocando il rigore poi trasformato da Nico Gonzales e venendo espulso dall’arbitro. Le due società, invece, dovranno pagare una multa perché i loro sostenitori hanno lanciato dei fumogeni in campo: per i Viola sarà di 12mila euro, per i lombardi di 6mila.

I bianconeri stanno pensando al ricorso, e hanno aiutato a individuare i tifosi dei cori contro l’attaccante belga

Secondo quanto trapelato, la decisione del giudice sportivo non è piaciuta molto alla Juventus, che ha chiesto i documenti per poter presentare ricorso sia contro le giornate di squalifica inflitte a Cuadrado, sia contro la chiusura del settore del tifo bianconero, specie perché la penalizzazione arriverà proprio contro la squadra di Luciano Spalletti, e tra l’altro dopo che il Collegio di garanzia del Coni si sarà espresso nel merito del caso plusvalenze, per cui la squadra di Massimiliano Allegri ha ricevuto 15 punti in meno in classifica.

Secondo Linterista.it, invece, i nerazzurri non hanno intenzione di presentare alcun ricorso per lo stop sia di Lukaku, e nonostante l’allenatore Simone Inzaghi a fine partita aveva chiesto che il secondo giallo non valesse, sia del portiere sloveno.

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Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter, dopo il gol dell’1-1 contro la Juventus – Nanopress.it

Per quanto riguarda, invece, la questione dei cori razzisti, la società bianconera già ieri si era mossa per individuare i responsabili insieme alle forze dell’ordine, ha trovato i responsabili che dovrebbero essere un maggiorenne e un minorenne, che probabilmente non potranno più entrare allo stadio per diverso tempo.

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