Qual è la differenza tra aspartame e zucchero? L’aspartame è a tutti gli effetti un dolcificante artificiale. Esso ha un potere dolcificante molto più elevato di quello dello zucchero, riuscendo ad apportare una minore quantità di calorie al nostro organismo. Per questo motivo è utilizzato ormai da molto tempo per dolcificare vari prodotti industriali e soprattutto viene impiegato nei prodotti light. Nel corso del tempo è sorto però un problema di sicurezza legato all’uso di questo dolcificante. Il dibattito su questo punto è stato molto acceso, in seguito ad alcuni studi scientifici specifici. Tra l’altro non sono molto sicuri gli aspetti legati ai presunti vantaggi dell’uso dell’aspartame rispetto a quello dello zucchero.
La sicurezza
Da parte delle autorità che si occupano di sicurezza alimentare c’è stata negli anni una particolare attenzione rivolta proprio all’aspartame. Si è scoperto che, se assunto a dosi limitate, inferiori a 40 mg/Kg quotidiani, il consumo di questa sostanza non dovrebbe arrecare danni alla salute. L’unica controindicazione legata al consumo dell’aspartame sarebbe rappresentata dal soffrire di una patologia particolare: la fenilchetonuria, una malattia metabolica, che si distingue per l’assenza di un determinato enzima. L’aspartame, inoltre, non dovrebbe essere assunto dai bambini al di sotto dei 3 anni, in gravidanza o nel periodo dell’allattamento.
Alcune ricerche scientifiche hanno messo in evidenza, comunque, un vero e proprio allarme riguardo all’uso di questo dolcificante. Degli esperti hanno indicato la sua implicazione nello sviluppo di linfomi e leucemie, se l’assunzione si prolunga nel tempo e se le dosi consigliate vengono superate, facendo così rientrare l’aspartame fra gli alimenti che possono favorire il cancro. Per questi motivi è intervenuto il Ministero della Salute, che ha incaricato il Consiglio Superiore di Sanità di esaminare più precisamente i risultati indicati dagli studi scientifici. Nel 2006 l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ha espresso parere favorevole al suo uso, ritenendo il dolcificante in questione sicuro.
Le differenze
L’aspartame è stato indicato per un uso alternativo allo zucchero, perché apporterebbe un basso livello calorico. Tuttavia la ricerca scientifica nel tempo ha dato soltanto dei dati poco consistenti per ciò che riguarda la riduzione del peso o il mantenimento dei risultati ottenuti attraverso la dieta. Un regime alimentare ipocalorico si dovrebbe basare, in effetti, su altri elementi e su regole ben diverse.
Inoltre si è visto che, per arrivare ad un minor apporto calorico, sarebbe preferibile evitare di ricorrere ai dolcificanti, ma sarebbe opportuno aumentare un po’ di più l’esercizio fisico e il movimento giornalieri. In fin dei conti l’aspartame è uno di quegli additivi alimentari (indicato con la sigla E951), di cui bisogna essere consapevoli, prima di consumarli.
Si è detto anche spesso che l’uso dell’aspartame al posto dello zucchero potesse avere un ruolo importante anche in termini di prevenzione della carie. Tuttavia gli esperti hanno ribadito che nemmeno questo aspetto è particolarmente consistente, perché un’attenta prevenzione della salute dei denti si può mettere in atto soltanto se si bada ad un’igiene orale adeguata.
La differenza fra lo zucchero e l’aspartame consiste nel minor apporto di calorie, nella riduzione del peso e nella prevenzione della carie. Tuttavia gli esperti hanno posto un acceso dibattito sulla sicurezza di questo dolcificante.