Si è bruciato le mani nel tentativo di salvare la sua bambina, ma non ce l’ha fatta a tirarla fuori da quell’inferno di lamiere.
Ci sono riusciti, solo molte ore dopo, i vigili del fuoco, ma per la piccola Laura Origliasso – 5 anni – non c’era ormai più nulla da fare.
Aereo delle Frecce Tricolori si schianta a Torino
Era in auto con i genitori e il fratellino più grande, Andrea, 12nanni, quando un aereo delle Frecce Tricolori si è schiantato al suolo, nell’aeroporto di Torino Caselle, finendo a bordo pista. La carcassa del velivolo ha impattato contro la vettura e in un istante è scoppiato l’inferno.
Un fiume di fuoco e una colonna di fumo nero hanno avvolto quel che restava dell’aereo e dell’auto su cui viaggiava la famiglia. Immediati sono scattati i soccorsi. I vigili del fuoco sono arrivati in pochi minuti, hanno estratto i 4 occupanti, ma per tirare fuori la piccola Laura c’è voluto del tempo, un tempo troppo lungo perché la bambina sopravvivesse a quell’odissea.
La mamma, il papà e il fratellino sono salvi. Hanno riportato ustioni sul corpo, ma se la caveranno. Sabato erano stati dai nonni, poi una corsa al supermercato per la spesa e il rientro a casa. La famiglia abita a San Francesco al Campo, a 200 metri dall’aeroporto di Caselle dove è avvenuto l’incidente. Quando l’aereo si è schiantato al suolo, subito dopo il decollo, mancavano una manciata di metri a casa.
I rottami e le fiamme hanno travolto l’ auto. Il pilota è riuscito a salvarsi, lanciandosi con il paracadute. Ha evitato l’impatto con le case, ma non è riuscito a evitare quella macchina su cui la famiglia Origliasso stava viaggiando.
La disperazione del papà
Il giorno dopo la tragedia, è il tempo del dolore, della consapevolezza di quello che è stato e che sarebbe potuto essere. Il papà di Laura, Paolo Origliasso, è disperato. Ha provato a tirare fuori la sua piccola da quell’auto diventata una trappola di fuoco, ma non ci è riuscito. Si è ustionato le braccia, ha urlato quando ha capito di non poter salvare la sua bambina. Le ferite sul suo corpo raccontano tutto il dramma di quegli istanti.