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Si chiama Koku Istambulova la donna più vecchia del mondo: è nata l’1 giugno del 1889 in un piccolo villaggio della Cecenia (Russia). Con i suoi 128 Koku supera il record di longevità stabilito precedentemente da Jeanne Calment, 122 anni e 164 giorni, morta nel 1997. Non solo, sottrae il titolo di donna più vecchia del mondo a un’altra anziana ancora in vita: la giapponese Chiyo Miyako, undici anni più giovane di lei.
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E’ stato il governo russo a dichiarare l’età di Koku, facendo riferimento alla data di nascita riportata sul suo passaporto: 1 giugno 1889. La donna infatti ha perduto tutti gli altri suoi documenti durante la seconda guerra cecena combattuta tra il 1999 e il 2009. Koku nella sua lunghissima esistenza non ha affrontato soltanto questo di conflitto, è sopravvissuta alla guerra civile russa, alla Seconda Guerra Mondiale e alla deportazione cecena del 1944. Quando la Rivoluzione Russa detronizzato lo zar Nicola II aveva 27 anni, 55 alla fine della Seconda Guerra Mondiale e 102 quando ci fu il crollo dell’Unione Sovietica.
Una vita quasi eterna, difficile, fatta di rinunce, perdite (un suo figlio morì a soli 5 anni) e sacrifici, un’esistenza a suo dire, senza mai un solo giorno di felicità. Koku ricorda perfettamente i carri armati nazisti davanti alla porta di casa sua, quando nel ’44, lei fu deportata insieme alla sua famiglia, in Kazakistan e poi in Siberia: ‘In Kazakistan stavamo molto male. I kazaki ci odiavano e io per scacciare i pensieri lavoravo nel mio orto’.
Il segreto della longevità di Koku
La donna più vecchia del mondo ha raccontato: ‘Ho sempre lavorato, non ho mai avuto un momento per riposarmi o divertirmi. Non ho scelto io, ha scelto Dio di rimanere qui. Non ho avuto un solo giorno di felicità, la vita per me è una punizione divina. Ci sono persone che fanno di tutto per stare in forma e vivere bene. Io non ho fatto nulla, tranne mangiare poco quello che non mi piace, la carne, e mangiare tanto ciò che adoro, il latte fermentato’.
Molti sostengono che il segreto della sua longevità sia da ricercare nel suo patrimonio genetico, basti pensare che anche l’ultima sua figlia è scomparsa alla veneranda età di 104 anni. Forse ha contribuito anche qualche fattore ambientale legato alla terra in cui ha vissuto tutta la vita, il Caucaso, una regione ricca di centenari.
Intanto Koku si appresta a compiere 129 anni, nonostante la stanchezza e il dolore di una vita di sofferenze, per lei sembra esserci ancora del tempo da trascorrere qui sulla terra: ‘Vedrò un altro mese, se Dio vorrà’.