I familiari del 26enne Andrea Papi, ucciso dall’orsa Jj4, pronti a querelare tutti coloro che pubblicano commenti offensivi sulla vicenda.
È trascorso ormai un mese dalla tragica vicenda che si è conclusa con la morte del 26enne Andrea Papi. Il giovane è stato aggredito nei boschi di Caldes da un’orsa, identificata poi come Jj4. La famiglia Papi annuncia oggi che procederà a querelare i leoni da tastiera che continuano a pubblicare commenti offensivi che infangano la memoria del giovane.
La famiglia Papi ha dichiarato di avere intenzione di depositare tramite i propri legali delle querele per tutelare la memoria del figlio Andrea dai commenti pubblicati sui social.
I familiari del 26enne ucciso dall’orsa Jj4 raccontano nella nota di come stiano vivendo per la seconda volta il dolore della morte di Andrea. La causa di tutto ciò sarebbero proprio i numerosi commenti aggressivi che infangano la memoria del figlio, diventato ormai oggetto di discussione e polemica piuttosto che vittima.
La famiglia ha quindi dichiarato che tutelerà la memoria di Andrea agendo contro i commenti sconsiderati degli haters. Per questo, farà richiesta alle autorità di verificare la legittimità di ogni commento denigratorio postato sul web nei confronti del defunto 26enne.
Secondo quanto dichiarato, i familiari del giovane chiedono solo “rispetto e giustizia per sé e per Andrea”. All’interno della nota, la famiglia Papi si pronuncia negativamente anche verso chi richiede misure estreme di tutela degli animali pur mettendo a rischio la vita umana, allo stesso tempo colpevolizzando le azioni di Andrea e quanto dichiarato dalla famiglia stessa.
Nel frattempo, è di questa settimana la notizia della sospensione della richiesta di abbattimento dell’orsa Jj4, che ha ucciso il giovane Andrea secondo quanto confermato dalle analisi genetiche. Il Tribunale di Trento ha accolto il ricorso che associazioni animaliste quali Leidaa, Oipa e Enpa hanno presentato.
La sentenza rende quindi nullo il decreto Fugatti, con il quale il presidente della Provincia aveva stabilito l’abbattimento di Jj4. L’orsa si trova al momento nel centro faunistico del Casteller, e la sua sorte sarà determinata solo con la prossima udienza collegiale.
L’orsa è una femmina di 17 anni, figlia di due esemplari sloveni. Dispone di radiocollare, ma al momento sembrerebbe che le pile siano scariche. Quella di Andrea Papi non è la prima aggressione che è stata attribuita a Jj4.
Il 22 giugno 2022, infatti, l’orsa aveva aggredito due cacciatori, Fabio e Christian Misseroni. I due uomini sembrerebbero aver sorpreso l’animale mentre era con i suoi cuccioli, che sono 3, e ne sono usciti solo feriti.
Quello degli orsi in Trentino è un problema che infiamma le polemiche tra associazioni ambientaliste e sostenitori della sicurezza umana sopra quella degli animali. E i commenti negativi piovuti in rete riguardo alla vicenda di Andrea Papi ne sono una dimostrazione.
Comunque, secondo i dati, tra il 2015 e il 2021 la popolazione di orsi in Trentino è cresciuta in media del 10,3% ogni anno. Un dato preoccupante se si pensa che su 100 esemplari di orso, solo 69 sono accertati.
Questo fa sì che ci siano diversi esemplari in circolazione che non è al momento possibile tracciare o controllare, il che può essere davvero pericoloso per la sicurezza di chi percorre le zone interessate.
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