La famiglia italiana che risultava dispersa dopo il terremoto che ha colpito Turchia e Siria è stata trovata senza vita: l’annuncio del ministro degli Esteri Antonio Tajani via Twitter spegne ogni speranza.
Il bilancio delle vittime del sisma si aggrava e al momento si parla di oltre 24mila morti tra Turchia e Siria. Una catastrofe che il presidente turco Erdogan ha definito “il disastro del secolo”.
Non c’è più speranza per la famiglia italiana di origine siriana che risultava tra le migliaia di persone disperse a seguito del devastante terremoto di lunedì scorso in Turchia e Siria.
Ad annunciare la drammatica svolta nelle ricerche è stato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, con un tweet in cui ha dato la terribile notizia del ritrovamento dei corpi senza vita.
Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia
Ha scritto su Twitter Tajani, sottolineando il cordoglio del Governo ai familiari delle vittime e il massimo impegno per garantire loro un sostegno dopo il disastro.
Di ora in ora il terribile bilancio della catastrofe si aggiorna, e cresce il numero di vittime registrate.
La conta dei morti si aggrava e, secondo le ultime agenzie, i morti sarebbero attualmente oltre 24mila.
80mila le persone ferite secondo il bilancio provvisorio del disastro, mentre continua la corsa contro il tempo per trovare sopravvissuti.
Nel mosaico atroce di morte e distruzione provocato dal terremoto di lunedì scorso, però, ci sono anche piccoli tasselli di speranza nel ritrovare sopravvissuti.
Un 16enne sarebbe stato estratto vivo dopo 116 ore sotto le macerie, ed è di poco fa la notizia di una bambina di 2 anni estratta viva dopo essere rimasta sepolta dai detriti per 122 ore.
Sul campo unità di soccorso da tutto il mondo, comprese quelle speciali dei Vigili del fuoco italiani impegnati nelle ricerche con sosfisticate apparecchiature.
Il presidente turco Erdogan ha parlato di “disastro del secolo” sottolineando davanti alle telecamere le criticità nella macchina dei soccorsi, non tempestivi come dovrebbero.
Di poche ore fa, inoltre, la notizia della decisione degli Stati Uniti circa un temporaneo allentamento delle sanzioni contro Damasco.
Dal 2020 si sarebbe assistito a una recrudescenza delle stesse in Siria e ora, alla luce di quanto accaduto, Washington annuncia la sospensione di alcune.
Secondo quanto riportato da alcuni media internazionali, il bilancio dei terremoti che hanno devastato parti della Turchia e della Siria sarebbe prossimo a toccare lo spaventoso numero di 25mila.
In Siria le vittime sarebbero almeno 3.500, di cui oltre 2mila nel nord-ovest in mano ai ribelli. Le vittime nelle aree controllate dal governo di Damasco sarebbero al momento quasi 1.400.
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