Per molti cittadini italiani, riuscire a coprire tutte le spese fisse mensili sta diventando sempre più difficile. Per fortuna, però, esiste una specifica fascia oraria che fa crollare le bollette. Quale? Scopriamolo insieme.
Nel momento storico attualmente in corso, gli italiani si stanno trovando ad affrontare una serie di situazioni più che complesse. Cose che, fino a qualche anno fa, nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Gli effetti della pandemia da Covid-19, infatti, continuano a farsi sentire, così come tutte le conseguenze derivanti dal conflitto in corso da oramai più di un anno tra Russia e Ucraina.
Sì, è vero, la crisi sanitaria ce la siamo lasciata alle spalle, e gli scontri tra i due paesi precedentemente citati non coinvolgono l’Italia in maniera diretta. Eppure, tutto questo sta giocando un ruolo fondamentale sulla vita di tutti di noi, specie per ciò che concerne l’aspetto economico e finanziario. Oltre che sulle materie prime, i rincari si sono abbattuti fortemente anche sulle bollette. E ciò ha danneggiato in maniera importante il bilancio di molte famiglie.
Che dire, ad esempio, dei costi della corrente? Tutti noi stiamo prestando molta attenzione a riguardo, cercando di organizzare meglio il flusso delle lavatrici o azionando la lavastoviglie solo quando è strettamente necessario, ad esempio. Non tutti sanno, però, che un modo per risparmiare esiste, ed è quello di concentrare l’utilizzo della corrente elettrica prevalentemente in una determinata fascia oraria. Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
La fascia oraria che fa crollare le bollette: come funziona
Prima di arrivare a capire come funziona il sistema delle fasce orarie è necessario concentrarsi sulla fase precedente, ovvero, la stipulazione del contratto inerente all’energia elettrica. Ognuno di noi ne possiede uno, ed è buona abitudine leggere sempre tutto ciò che riporta. Così facendo, infatti, possiamo scoprire che tipo di abbonamento abbiamo sottoscritto tra quello a tariffa monoraria e quello a tariffa bioraria.
Nel primo caso, il costo della corrente resta invariato in tutte le ore della giornata; nel secondo, invece, ci sono degli orari in cui utilizzare l’energia costa meno. Le fasce orarie sono state stabilite nel 2010 dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), e sono conosciute con le seguenti sigle: F1; F2 ed F3.
La prima, F1, si estende dalle 8.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì; la seconda, F2, copre il lasso di tempo che va dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, sempre dal lunedì al venerdì; la terza, F3, è un tutt’uno con l’F2, ed è quella tra le 23.00 e le 7.00 che, inoltre, comprende anche il sabato e la domenica e i giorni considerati festivi (25 dicembre; 1 gennaio e così via).
Il vantaggio delle fasce orarie
Dopo aver compreso il sistema stabilito dall’ARERA è possibile intuire con facilità quale sia la fascia oraria più conveniente per utilizzare l’energia elettrica. Ovviamente, è quella compresa dalle 22.00 alle 6.00 del mattino, perché durante il giorno il fabbisogno di corrente è nettamente superiore rispetto alle ore notturne.
Per risparmiare sulle bollette, dunque, basta contattare un qualsiasi fornitore di energia elettrica, e stabilire il tipo di contratto più confacente alle proprie esigenze e alle proprie abitudini.