Manca poco più di un mese e mezzo al calcio d’inizio dei Mondiali del 2022 che si svolgeranno in Qatar. L’Italia non ci sarà, è vero, ma al torneo targato Fifa ci saranno tanti giocatori che calcano i campi di Serie A ogni domenica.
Per loro, anzi per i loro club, così come per tutti gli altri, la federazione del calcio mondiale ha deciso di mettere a disposizione un tesoretto di 209 milioni di dollari che serviranno per risarcirli per ogni giorno che i calciatori disputeranno nella competizione, compreso il periodo di preparazione.
Uno degli spauracchi maggiori per le società di calcio è quello di perdere i propri giocatori quando li “presta” alla Nazionale. Solo nelle ultime uscite, per esempio, il Milan ha perso Mike Maignan ha avuto un problema al polpaccio sinistro durante la partita tra la sua Francia e l’Austria. Ma il portiere rossonero non è che l’ultimo di una lunga lista di calciatori che non hanno potuto dare il loro apporto al club che li paga per infortuni avuti nel ritiro delle rappresentative del proprio Paese.
Con i Mondiali che arrivano proprio a dividere in due gli impegni delle squadre – Serie A, Premier League, ma anche Champions, Europa, Conference League e chi più ne ha più ne metta – e che stanno costringendo gli allenatori e gli stessi calciatori a un tour de force senza precedenti, il rischio che possano non tornare in tempo per la ripresa, se ci dovessero essere problemi, è più che calcolabile.
Chiaro, nessuno di loro rinuncerebbe alla gloria eterna di partecipare a un campionato internazionale se gli venisse data la possibilità – chiedere agli azzurri di Roberto Mancini che ne pensano a riguardo -, ed è per questo che a correre il pericolo più grande sono quelle società che, potenzialmente, dovrebbero fare a meno delle loro prestazioni future.
Un po’ per risarcirli, un po’ per un accordo con l’Associazione europea dei club, l’Eca, la Fifa ha deciso che distribuirà 209 milioni di dollari ai club di tutto il mondo che vedranno volare i loro giocatori in Qatar da metà novembre. Il progetto, che rientra nell’ambito di un programma di benefici, il Club Benefits Programme, lanciato la prima volta per la Coppa del mondo del 2010 in Sudafrica, e finanziato anche nel 2015 per i Mondiali in Russia del 2018, prevede che qualunque squadra presenti domanda venga ripagata per il servizio alla competizione.
Come funziona nel concreto, però? Le squadre di club i cui giocatori disputeranno i Mondiali in Qatar (in Italia sicuramente la Juventus, l’Inter, il Milan, la Lazio, la Roma per non citarne che alcune) dovranno presentare domanda al Fifa Professional Football Landscape in formato digitale, dopo di che, dalla Fifa, verranno erogati 10mila dollari per ciascuno dei giorni in cui il calciatore sarà impegnato con la propria Nazionale in Coppa del mondo, compreso il periodo di preparazione ufficiale.
I compensi, che nel 2018 sono stati dati a 416 club di 63 associazioni affiliate, verranno versati solo ai club in cui il giocatore per cui si presenta domanda ha giocato nei due anni precedenti all’inizio del torneo internazionale. Un esempio: per Sergej Milinkovic-Savic, i biancocelesti prenderanno dei soldi, i cugini giallorossi, però, non potranno prenderli per Paulo Dybala, sempre che ce la faccia a recuperare dall’infortunio (che ha avuto domenica nella partita contro il Lecce) e che venga convocato da mister Lionel Scaloni, ovvio.
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