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La bimba di tre mesi piangeva, il padre che non riusciva a farla smettere l’ha presa e l’ha scaraventata sul divano con una violenza tale da provocarle danni cerebrali tanto gravi che con il passare delle ore hanno portato alla morte la piccola. Protagonista dell’insano gesto è stato un giovane papà di 22 anni, Traherne Williams, che i giudici hanno ritenuto colpevole di omicidio colposo. Il ragazzo, che vive in Scozia, a Broxburn, nel Lothian Occidentale, aveva dapprima tentato di depistare le indagini, sostenendo che la figlia fosse caduta a terra per un incidente involontario. La verità invece era un’altra.
Si sa che i neonati piangono, si sa che i bambini piccoli, prima di cominciare a parlare comunicano con il mondo attraverso il pianto. Sta poi alla sensibilità degli adulti, e in particolar modo dei genitori, capire il motivo che porta il bambino a piangere: se ha fame, se ha sete, se ha dolore, se vuole essere cambiato e lavato perché ha fatto i suoi bisogni. Evidentemente il giovane padre protagonista di questa storia non capiva il pianto della figlia e dopo averla sentita disperarsi a lungo non ce l’ha fatta più, ha preso la piccola in braccio e l’ha violentemente scaraventata sul divano provocandole danni al cervello che dopo poco tempo l’hanno portata alla morte.
Durante il processo a suo carico davanti all’Alta corte di Glasgow, il 22enne è stato condannato per l’omicidio colposo della figlia. La ricostruzione dei fatti ha permesso di chiarire le sue responsabilità. Dopo il gesto di violenza sulla figlia, l’uomo ha tentato di tenere nascosto quanto accaduto, ma la compagna – e madre della bambina – ha capito che c’era qualcosa che non andava. Infatti sua figlia sembrava meno reattiva del solito, non rispondeva con immediatezza agli stimoli, non mangiava correttamente come faceva un tempo.
Shannon Main, 20 anni, a quel punto ha chiamato i soccorsi per capire cosa potesse avere la sua bambina, ma purtroppo i medici che l’hanno visitata hanno fin da subito riscontrato che la piccola era in gravi condizioni di salute. Portata in ospedale e sottoposta agli accertamenti del caso, si è scoperto che la bambina aveva diversi traumi cerebrali che ne hanno poi causato il decesso.
Il padre, che inizialmente ha negato ogni responsabilità parlando di un semplice ‘incidente’, ha poi ammesso di aver lanciato la figlia sul divano perché lei piangeva di continuo e lui non sapeva come calmarla e si sentiva frustrato, ma ha sottolineato che non intendeva farle del male volontariamente.
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