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Dopo l’anteprima al Festival di Cannes dell’anno scorso, il 28 aprile 2016 esce nelle sale italiane La Foresta dei Sogni, con una trama scritta da Chris Sparling (Buried, ATM – Trappola mortale) e diretta dal celebre Gus Van Sant, già premiato in passato sulla Croisette per Elephant e Paranoid Park. La pellicola, il cui titolo originale è The Sea of Trees, racconta la storia di un americano, interpretato da Matthew McCounaghey, che si reca nella foresta di Aokigahara in Giappone, tristemente nota come la ‘foresta dei suicidi’, con l’intenzione di togliersi la vita. Ma l’incontro con un giapponese, lì per lo stesso motivo, cambia improvvisamente le carte in tavola…
Matthew McCounaghey, premio Oscar nel 2014 per Dallas Buyers Club, è ovviamente il pezzo forte del cast de La Foresta dei Sogni, che può comunque vantare altri nomi di richiamo come Ken Watanabe e Naomi Watts, oltre a Katie Aselton, Jordan Gavaris e James Saito. Sono nomi, soprattutto quello di McCounaghey, che valgono da soli il prezzo del biglietto, anche se a dire il vero le recensioni della critica dopo l’anteprima di Cannes non sono state del tutto positive, avendo etichettato il film tra i meno ispirati della brillante carriera di Gus Van Sant.
Come dicevamo all’inizio, la trama di La Foresta dei Sogni segue la vicenda di un uomo d’affari americano, Arthur Brennan (Matthew McCounaghey), che sceglie la foresta di Aokigahara, posta alle pendici del Monte Fuji, in Giappone, come luogo per togliersi la vita. Una scelta assolutamente non casuale, visto che la foresta, conosciuta anche col nome di ‘mare di alberi’ per via della fitta vegetazione (da cui il titolo originale del film The Sea of Trees), è un posto molto famoso sia in Giappone che nel resto del mondo per essere da decenni teatro di numerosi suicidi, circa 60 ogni anno (ma con picchi anche maggiori).
Una volta giunto ad Aokigahara e dopo aver superato i tanti cartelli che provano a dissuadere le persone dal suicidarsi, Brennan s’incammina verso il centro della foresta con una bottiglietta d’acqua, delle pastiglie e una busta misteriosa indirizzata a sua moglie Joan (Naomi Watts). La donna compare soltanto in alcuni flashback che mostrano il passato della coppia, lasciando intuire i motivi che hanno determinato la scelta del suicidio da parte del protagonista.
Mentre sta quasi per compiere l’atto definitivo, Arthur Brennan nota tra gli alberi un uomo giapponese, che poi si scoprirà chiamarsi Takumi Nakamura (Ken Watanabe). L’uomo sembra in difficoltà, è stremato e insanguinato, come se fosse appena reduce da un tentativo fallito di togliersi la vita. Brennan prova allora a indicargli la strada che conduce all’uscita della foresta, ma finiscono per perdersi entrambi, iniziando però uno straordinario viaggio di riflessione e sopravvivenza che condurrà l’americano ad affrontare con più coraggio le sue paure, e a ritrovare l’amore per la vita e per sua moglie.
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