Altra disavventura per l’ex patron della Formula 1 Bernie Eccleston che, con la sua consueta personalità, si è lasciato andare dichiarando apertamente il suo sostegno a Vladimir Putin nella scelta di dichiarare guerra all’Ucraina.
Dopo aver lasciato ufficialmente il controllo della Formula 1 nel 2017, Bernie Ecclestone continua a far parlare di se con dichiarazioni discutibili e che, soprattutto in questo momento storico, muovono inevitabilmente polemiche e dibattiti intorno alla sua figura.
A quasi 92 anni lo storico imprenditore britannico non ha minimante moderato il suo carattere che, anche in passato, lo ha spesso portato a subire critiche creandosi molte inimicizie all’interno del mondo sportivo e politico.
‘I’d still take a bullet for him.’
Bernie Ecclestone says Ukrainian President Zelensky should have listened to Putin to avoid war because Putin ‘is a sensible person’. pic.twitter.com/jZ1hLnrYTU
— Good Morning Britain (@GMB) June 30, 2022
La Formula 1 censura Ecclestone
Durante un’intervista per una famosa emittente televisiva inglese l’ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone ha manifestato il suo pieno appoggio alla politica di Putin scatenando grandi polemiche all’interno del mondo automobilistico e non solo.
L’imprenditore inglese ha pubblicamente dichiarato di essere disposto “a farsi sparare” pur di difendere il presidente russo e di appoggiarlo totalmente nella sua scelta di dichiarare guerra all’Ucraina.
Dichiarazione forti e dirette quelle di Ecclestone, non sono sfuggite ai vertici della Formula 1 che ha prontamente biasimato le parole dell’imprenditore inglese dichiarandole fuori luogo ed in totale contrasto con i valori dello sport.
Ecclestone non è nuovo ad uscite di questo tipo e la sua ammirazione per Vladimir Putin nasce nel 2014 quando i due organizzarono il primo Gran Premio di Russia che andò in scena a Sochi.
L’ex pilota della Formula 1 aveva già in passato elogiato l’attuale presidente della Federazione Russa Putin arrivando, nel 2017, a definirlo come l’uomo che “dovrebbe essere alla guida dell’Europa“.
Ecclestone continua quindi a far parlare di se, infuocando ancor di più un ambiente con cui spesso ha avuto scontri verbali all’interno della sua lunga carriera.