Italia e Francia ai ferri corti sulla questione migranti: il governo di Parigi ha annunciato provvedimenti per il nostro Paese, mentre il neo ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha definito sproporzionata e incomprensibile la reazione dei ‘vicini di casa’.
La Francia ha quindi deciso di sospendere i ricollocamenti dei 3.500 rifugiati in arrivo dall’Italia e ha chiesto agli altri Paesi del circuito europeo – in particolare la Germania – di fare lo stesso.
Non si ferma il braccio di ferro tra Italia e Francia sulla questione migranti. La Francia ha infatti deciso di accogliere i migranti stipati ormai da giorni a bordo della Ocean Viking, specificando che la scelta è stata presa in ‘via del tutto eccezionale’, dando priorità alla questione umanitaria prima che politica. L’imbarcazione dell’organizzazione non governativa arriverà nel porto di Tolone. Il governo di Parigi ha annunciato che per il ‘Bel Paese’ ci saranno delle conseguenze, visto che non saranno più accolti i 3.500 migranti in arrivo dall’Italia e che avrebbero dovuto essere ridistribuiti seguendo il piano di ricollocamento europeo.
Dopo un tira e molla durato poco più di 48 ore tra i due Paesi, è quindi arrivata la decisione finale del governo francese, che mette fine all’odissea di oltre due settimane vissuta dai 230 profughi che si trovano a bordo della Ocean Viking. Questa mattina 4 di loro sono stati evacuati perché in gravissime condizioni di salute.
Il resto dei migranti potrà approdare sulla terraferma nelle prossime ore, la ‘selezione’ per coloro che avranno diritto alla protezione internazionale avverrà solo una volta a terra. La Francia accoglierà un terzo delle persone a bordo, ma non ha mancato di ricordare che “l’Italia era il primo beneficiario del meccanismo di solidarietà europeo di ricollocazione”.
Il ministro dell’Interno francese ha deplorato l’atteggiamento del nostro governo, sottolineando che la questione migranti è un ‘problema europeo, che non può essere addebitato a un solo Paese, ma riguarda tutte le nazioni dell’Unione e in quanto tale, ha bisogno di una risposta europea.’
Non ci ha messo tempo ad arrivare la risposta del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha parlato di “una reazione sproporzionata” da parte della Francia riguardo la questione migranti. Anche il neo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato di ‘una reazione totalmente incomprensibile di fronte ai continui richiami alla solidarietà dovuta a queste persone. Ma dimostra anche quanto la postura delle altre nazioni di fronte all’immigrazione illegale sia ferma e determinata”.
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