Una storia che prende il cuore e che ha per protagonista un bambino cieco che, per la prima volta, è andato in visita al Museo Archeologico di Napoli. Una gioia immensa, tanto che il piccolo ha deciso di lasciare un messaggio.
Una lettera, scritta in braille, dove il piccolo studente ha deciso di ringraziare ed esprimere tutta la sua gioia per ciò che è riuscito a visitare al museo.
Un museo alla portata di tutti, anche di chi non vede. Questo è il MANN di Napoli che ha permesso, così, ad un piccolo studente di 8 anni di vivere, per la prima volta nella sua vita, l’emozione di sentirsi pienamente penetrato all’interno del mondo antico che, seppur non è riuscito materialmente a vedere, l’ha percepito in ogni sua sfaccettatura.
Il bambino, cieco dalla nascita, è arrivato da Pomigliano D’Arco, in provincia di Napoli, in gita scolastica con la sua classe, una terza elementare, proprio al Museo Archeologico della città. Qui, tutti i percorsi sono diventati anche tattili, permettendo così, anche a lui che è cieco, di vivere la bellezza dell’arte antica, percependola con le sue mani.
Un’esperienza strabiliante per il piccolo che, entusiasta e pieno di gioia, ha deciso di scrivere una lettera al Museo stesso per ringraziare della gioia e delle emozioni che è riuscito a provare quella giornata. “Ho toccato oggetti e tavole in argilla che erano stati preparati per me, come i token, e suonato il piano. Al ritorno ero felice. Per me è stata una bellissima giornata” – ha scritto il piccolo, in un passaggio della sua lettera, che è stata pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale del MANN.
La visita è avvenuta lo scorso 19 maggio, ma è stata resa pubblica solo ora. La lettera, come dicevamo, è stata pubblicata sui social del Museo Archeologico. Al MANN, infatti, accessibilità ed inclusività, specie per le persone non vedenti, stanno diventando elemento di ordinaria amministrazione, perché tutti possano godere delle bellezze dell’arte greca e romana qui custodita.
“Leggere il racconto di Vincenzo (questo il nome del bambino, ndr), che ha trascorso una mattinata al Mann, ci commuove e al tempo stesso ci rende orgogliosi della scelta di perseguire accessibilità e inclusione tutti i giorni! Il lavoro in sinergia con la scuola rende i suoi frutti!” – scrive il MANN sui social.
La gioia del piccolo Vincenzo è stata palpabile fin dalle prime parole della sua lettera, nella quale descrive che non vedeva l’ora di arrivare al Museo. E quando vi è giunto, ha scoperto una bellezza senza fine: “Ho premuto il tasto del piano, che era scritto in Braille […] io li ho toccati insieme a una grande parete con disegni di vasi in rilievo e ho letto i nomi in braille. Mi hanno fatto toccare dei vasi in 3D”.
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