Clima, arriva ddl di FdI contro gli eco-attivisti: carcere per chi imbratta beni culturali

Dopo varie azioni da parte dei giovani attivisti a sostegno del clima, Giorgia Meloni insieme al suo partito ha iniziato a lavorare ad un disegno di legge apposito.

Sindaco di Firenze blocca uno degli attivisti ambientalisti
Sindaco di Firenze blocca uno degli attivisti ambientalisti- Nanopress.it

La bozza di tale legge è ancora in fase di elaborazione e perfezionamento, gli attivisti che per il clima deturperanno oppure imbratteranno edifici di culto o pubblici oppure che sono sottoposti ad una tutela, saranno puniti con reclusione (da sei mesi a tre anni). Chi invece ha già una oppure più denunce ed è stato condannato per aver danneggiato volontariamente Beni Culturali oppure per vandalismo, non potrà avvicinarsi a tutti quegli edifici che sono sottoposti a tutela in quanto per loro è previsto un divieto.

Nuova legge contro gli attivisti per il clima

Fratelli d’Italia ha dichiarato guerra a tutti i nuovi eco-vandali, gli attivisti che protestano in difesa del clima, e lo fa tramite un nuovo disegno di legge che ha lo scopo di rafforzare tutte quelle misure che tutelano il decoro, quindi tutte le sanzioni che prevede il codice penale per coloro i quali danneggiano Beni Culturali oppure ambientali. Durante l’ultimo periodo le azioni dei giovani attivisti sono aumentate notevolmente (azioni dimostrative in difesa del clima da parte ‘dell’ultima generazione’): è stato versato del liquido nero all’interno della fontana della Barcaccia a Roma, in piazza di Spagna ed è anche stata lanciata della vernice arancione contro la facciata del palazzo Vecchio di Firenze, stessa vernice che è stata utilizzata per vandalizzare Palazzo Madama a gennaio, la sede del Senato della Repubblica.

Fontana della Barcaccia vandalizzata dagli attivisti di Ultima Generazione
Fontana della Barcaccia vandalizzata dagli attivisti di Ultima Generazione- Nanopress.it

Tali iniziative non sono state bene accolte da Giorgia Meloni e dal suo partito, infatti sono state stigmatizzate fortemente da FdI. Ad oggi Meloni vuole prendere provvedimenti più seri con un nuovo disegno di legge contro proprio questi attivisti e il primo firmatario sarà Marco Lisei, senatore. Il testo della bozza non è ancora definitivo ma al contrario è in fase di elaborazione e perfezionamento. Prevede per adesso, per chi ha già una o più denunce oppure è già stato condannato (seppur con sentenza non definitiva) per danneggiamento volontario ai Beni Culturali tutelati oppure per vandalismo, un divieto di avvicinamento agli edifici che sono sottoposti a tutela che va dai sei mesi ad un anno. Chi non rispetta tale divieto sarà multato è la sanzione potrà richiedere dai 500 ai 1000 euro.

Il ddl firmato Fratelli d’Italia inoltre punisce anche, con reclusione che va da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni, chi imbratta o deturpa gli edifici pubblici oppure di culto e tutti gli edifici che sono sottoposti ad una tutela come possono essere i beni culturali. All’interno della relazione illustrativa Lisei, il relatore, evidenzia che:

Secondo il senatore di fratelli d’Italia si tratta di: “un non-principio che non può essere in alcun modo legittimato”. 

Vengono elencati da Lisei infatti una serie di episodi che si sono verificati durante l’ultimo anno, fatti che hanno dimostrato come l’obiettivo dissuasivo degli attivisti non porta sempre il risultato che si spera di ottenere. Il senatore continua ricordando coloro che hanno condotto il SUV Maserati noleggiato su per la scalinata di trinità dei monti e chi ha percorso una parte di parco archeologico di Pompei a bordo di uno scooter anche esso a noleggio. Oppure ancora coloro che hanno fatto sci nautico nel Canal Grande di Venezia, i graffiti sul Colosseo e la vernice sulla facciata di palazzo Madama. Tutte queste azioni, rimarca Lisei:

“hanno una loro gravità e non possono essere etichettate come ‘bravate’: sono gravi in ambito sociale”.

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