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La Grande Muraglia Cinese rischia di scomparire: persi 1.961 chilometri, 1.185 a rischio

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La Grande Muraglia Cinese rischia di scomparire: persi 1.961 chilometri, 1185 a rischio. L’allarme non è lanciato dai soliti menagrami, ma dal governo cinese: Secondo la China’s State Administration of Cultural Heritage, infatti, quasi il 30% della Grande Muraglia è scomparso, e altri 1,185 km sono in condizioni critiche: la colpa è dell’uomo, in particolare di chi – ad esempio – usa i mattoni dell’imponente opera (patrimonio Unesco) per costruirsi casa. Non ci credete? Leggere per credere.

La Grande Muraglia Cinese rischia l’estinzione: costruita addirittura sette secoli prima di Cristo e resa imponente nel 200 avanti Cristo per ordine del Primo Imperatore Qin Shihua (e poi ancora nel quattordicesimo secolo sotto le dinastie Han, Jin e Ming), la gigantesca serie di mura è da allora in pericolo per eventi naturali, turismo di massa e inquinamento, e – come certifica la China’s State Administration of Cultural Heritage – anche per colpa dell’urbanizzazione.

Secondo i calcoli, in totale sono scomparsi quasi 2.000 chilometri di questo patrimonio Unesco (nonché una delle sette meraviglie del mondo moderno) e altri 1.185 km sono a rischio: edificata per tenere fuori dai confini dell’Impero i barbari delle steppe, la Muraglia nulla ha potuto contro i vandali di casa sua, come gli imprenditori e i governi che hanno abbattuto la muraglia per far spazio all’edificazione urbana o, più prosaicamente, i contadini che la ‘smantellano’ per costruirsi casa o per vendere ricordini ai turisti.

E non è chiaro cosa si possa fare contro questo degrado, perché le regole ci sono – si prevede una multa di 5.000 yuan per chi ruba la pietre – ma tenere d’occhio tutta la muraglia è impossibile e spesso le autorità locali chiudono un occhio, limitandosi a segnalare i danni sperando che vengano risolti. A questo si aggiunge la mancanza di manutenzione costante, l’erosione dovuta agli agenti atmosferici (per non parlare dei terremoti), i troppi turisti e i restauri volti non tanto a mantenere, quanto a far transitare più turisti possibili. Insomma, solo l’8 per cento della Grande Muraglia Cinese è in buono stato, tanto che secondo la Great Wall of China Society, basterebbe un temporale estivo un po’ più forte del normale per far collassare intere parti di questa meraviglia.

L’allarme è lanciato, qualcuno lo raccoglierà?

Fulvia Leopardi

Fulvia Leopardi è stata collaboratrice di Nanopress dal 2014 al 2018, occupandosi principalmente di temi relativi all'ambito dello spettacolo, della televisione, della cultura.

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