Secondo quanto riferito da Tuttosport, la Juventus sarebbe pronta a patteggiare anche con la Uefa per quanto riguarda l’inchiesta, iniziata a dicembre scorso, per le potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario. La squadra di Massimiliano Allegri, se così stessero le cose, dovrebbe rinunciare volontariamente alla prossima edizione della Conference League in cambio di un ban del procedimento sportivo a loro carico. Nella terza competizione europea, quindi, andrebbe la Fiorentina, che in campionato è arrivata ottava, alle spalle proprio dei bianconeri, su cui però è pesata la penalizzazione di dieci punti, nell’ambito del caso plusvalenze, inflitta dalla Corte d’appello federale della Figc.
Il passo in avanti, su cui però si sta ancora discutendo con l’organizzazione guidata da Aleksander Ceferin, è arrivato grazie alla rinuncia della Juventus di prendere parte alla Superlega, che la Uefa non aveva preso molto bene. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di rimanere un anno senza coppe europee, la visione dei tifosi è discordante: da un lato, infatti, alla squadra del tecnico toscano verrebbe levata la possibilità di poter vincere la Conference League, così come è stato per la Roma nella stagione 2021/2022, ma anche di far maturare esperienza internazionale ai tanti giovani in rosa, dall’altro, però, si eviterebbero pesanti trasferte che avrebbero potuto compromettere il cammino dei bianconeri in campionato, il cui obiettivo minimo è, appunto, quello di tornare in Champions League per il prossimo anno ancora.
Dopo il patto, meglio il patteggiamento siglato con la procura federale nell’ambito dell’inchiesta sulla manovra stipendi, i rapporti con le società amiche e i compensi agli agenti, la Juventus si prepara a sottoscriverne un altro. I legali dei bianconeri, infatti, secondo quanto riportato oggi da Tuttosport, sarebbero andati in spedizione a Nyon per accordarsi con la Uefa per quanto riguarda i provvedimenti sulle potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario.
L’inchiesta, partita nel mese di dicembre a seguito delle informazioni contenute nel fascicolo della procura di Torino, potrebbe essere archiviata se la società rinuncerà volontariamente a partecipare alla prossima edizione della Conference League, torneo che le spetterebbe di diritto per essere arrivata settima in campionato – a fronte, è giusto ribadirlo, dei dieci punti di penalizzazione che gli sono stati inflitti dalla Corte d’appello federale per il caso plusvalenze.
L’organizzazione di Aleksander Ceferin, che, in un primo momento, si pensava dovesse usare la mano più pesante con la Juventus, avrebbe cambiato idea per la decisione del club di rinunciare all’idea della Superlega – che dalla Uefa non avevano preso affatto bene nel maggio del 2021 -, e avrebbe ammorbidito le richieste, escludendo di fatto la squadra di Massimiliano Allegri solo per un anno dalle competizioni europee.
Ecco, la rinuncia volontaria dovrebbe significare sicuramente introiti in meno per i bianconeri, che dal punto di vista finanziario non se la passano proprio bene, ma anche la possibilità, ovviamente, di provare a vincere una competizione che, nel suo primo anno di vita, è stata portata a casa dalla Roma di José Mourinho, e nel secondo anno ha visto la Fiorentina protagonista in finale contro il West Ham. A proposito dei Viola di Vincenzo Italiano, dovrebbero essere proprio loro ad andare in Conference al posto dei torinesi, così da poter maturare ancora più esperienza internazionale.
Quella che mancherà ai tanti giovani nella rosa della Juventus, ed è il terzo e ultimo punto a sfavore di questa decisione di rinunciarci. Perché dall’altra parte, la terza competizione Uefa toglierebbe non poche energie a una squadra che, invece, ha tutta l’intenzione di tornare nell’Olimpo del calcio. Le trasferte, molto spesso in posti lontanissimi, infatti, potrebbero compromettere l’obiettivo minimo per la prossima stagione di arrivare tra le prime quattro, e quindi tornare in Champions League l’anno successivo. E quindi, forse: ben venga. Ma non per tutti.
Sui social, alcuni tifosi non hanno affatto accolto con favore questa probabile scelta della dirigenza bianconera, perché per loro, appunto, un trofeo internazionale da conquistare è meglio di nulla (e ci mancherebbe). Per gli altri, invece, la Conference League non varrebbe la candela, e quindi meglio così, insomma – sempre se tutto venisse confermato.
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