La legge che vieta di fumare nei locali pubblici compie 20 anni. Nonostante ciò però i dati riportano un vertiginoso aumento dei fumatori. A quanto pare sono circa 800mila le persone in più che hanno iniziato a fumare rispetto a due anni fa.
La legge n.3 del 16 gennaio 2003 compie ormai 20 anni. Questa ha imposto il divieto agli italiani di fumare all’interno dei locali pubblici. Nonostante ciò però negli ultimi anni si sta assistendo ad un’inversione di tendenza, a quanto pare i fumatori sono in aumento.
La legge che vieta il fumo nei locali pubblici compie 20 anni
Il 16 gennaio 2003 fu approvata la legge n.3 che sulla base dell’articolo 51 impone il divieto di fumare all’interno dei locali chiusi pubblici. Questa norma è stata ampiamente discussa e contestata, non solo dalle multinazionali del fumo ma anche dagli stessi cittadini.
Nonostante ciò però essa ha apportato dei benefici alla collettività. In primo luogo, negli anni successivi al 2003 sono diminuiti vertiginosamente i fumatori. Ma non solo, in quanto a partire dal 2004 in poi sono anche diminuiti gli eventi coronarici riconducibili al fumo. Infatti vi è stata una diminuzione del numero di infarti che oscilla tra il -4% e il -13%.
Secondo la Società italiana di Allergologia, Asmologia e Immunologia (SIAAIC), a partire dall’entrata in vigore della legge sono diminuiti anche i ricoveri di persone asmatiche di circa il 10%.
L’ex ministro Sirchia ha affermato che la legge 3/2003 è stata una grande battaglia e che molti cittadini hanno capito la sua importanza, difendendola a spada tratta.
“Le persone hanno capito che si tratta di un provvedimento che non guarda agli interessi specifici di qualcuno, come spesso accade, ma a quelli della popolazione, alla loro salute e alla loro vita”.
Conclude Sirchia.
L’aumento dei fumatori negli ultimi due anni
Quando il divieto di fumare nei locali pubblici è entrato in vigore, si è assistito ad una netta, se pur lenta diminuzione dei fumatori. Infatti i fumatori di età maggiore ai 15 anni sono scesi dal 33% al 22%.
Questo fenomeno però è stato esposto ad un’inversione di tendenza. Infatti nel biennio 2020-2022 si è assistito ad un nuovo aumento delle persone che consumano tabacco. A quanto pare sono circa 800mila le persone che hanno iniziato a fumare regolarmente in questi due anni.
L’aumento secondo Sirchia è dovuto anche alla maggiore diffusione di tabacco riscaldato. Ritenendo dunque che se lo stato vuole rinnovare il suo impegno a favore della lotta al fumo, deve estendere questo divieto anche a dispositivi elettronici di tabacco riscaldato.