E’ un’intervista molto commovente quella rilasciata dal marito di Eleonora Girolimini, la giovane mamma che ha perso la vita nella ressa che ha portato alla morte anche 5 adolescenti che erano in discoteca per assistere a un concerto di Sfera Ebbasta, trapper noto soprattutto tra i giovanissimi. Dopo la tragedia, le figlie di Eleonora, sebbene piccole, hanno scritto una straziante lettera di ricordo della mamma.
L’incidente fuori dalla discoteca
Eleonora Girolimini aveva 39 anni e insieme al marito aveva deciso di accompagnare la figlia maggiore al concerto di Sfera Ebbasta. Mentre l’attesa si allunga e del trapper non c’è alcuna traccia, qualcuno spruzza dello spray urticante e nel locale si scatena il panico. In massa si fiondano verso l’uscita, e sulla rampa che porta all’esterno accade che troppe persone spingono sul parapetto facendolo crollare. Nel fosso sottostante cadono a decine.
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Mamma Eleonora ha protetto fino all’ultimo istante la giovane figlia Gemma, accompagnata insieme al marito a uno dei suoi primi concerti. Ma nel crollo del parapetto che costeggiava l’uscita dal locale dove si sarebbe dovuto esibire Sfera Ebbasta a Corinaldo, ha perso la vita schiacciata da altri ragazzi, e con altri ragazzi.
Cinque sono stati gli adolescenti uccisi, in quello che, secondo quanto sta emergendo, non era nemmeno un vero e proprio concerto quanto una comparsata da venti minuti. Mai iniziata, tanto che l’ospite non era nemmeno a Corinaldo, al momento dell’incidente.
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La morte di Eleonora e quella degli altri ragazzini che erano andati a passare una serata in discoteca ha sconvolto l’Italia intera. E ovviamente il dolore ha straziato la sua famiglia. La figlia Gemma l’ha vista morire, e ha raccontato come fino all’ultimo l’abbia protetta. Le due gemelline di sette anni hanno appreso la notizia dalle psicologhe. L’ultimogenito ha solo due anni, ancora non ha capito che la mamma non c’è più. Ora il marito di Eleonora deve crescere da solo i loro quattro bambini rimasti orfani della madre.
La lettera delle bambine
Intervistato da Il Corriere, Paolo Curi, 43 anni, ha raccontato che le altre bambine, gemelline di sette anni, sono state subito informate della tragedia grazie ad alcune psicologhe. E hanno voluto scrivere una lettera per salutare la loro mamma che le ha lasciate troppo presto. Un messaggio semplice ma straziante: “Cara mamma, ci spiace che sei morta, ti vogliamo tanto bene”, che le bambine vogliono che sia messo nella bara della mamma, così potrà leggerlo per sempre.