La Lombardia, attualmente in zona rossa, potrebbe passare in zona arancione a partire da lunedì 12 aprile. A spiegarlo è stato Attilio Fontana, Presidente della Regione, a Rtl 120.5
“I numeri che stiamo valutando ed elaborando da mandare alla cabina di regina a Roma vanno in questa direzione” ha spiegato Fontana. “L’indice di incidenza, l’Rt e la pressione sugli ospedali sono in lento ma graduale miglioramento. Quindi sicuramente da venerdì potremmo essere inseriti nella zona arancione”.
Con il passaggio dalla zona rossa a quella arancione, in Lombardia potranno riaprire i negozi ritenuti non essenziali. Ma non solo. Perché verrà meno il divieto di spostamenti, se non per motivi di lavoro e necessità, all’interno del Comune. In zona arancione, infatti, è possibile fare visita, una volta al giorno, a parenti ed amici, rispettando il coprifuoco e in massimo due persone, minori di 14 anni esclusi.
Inoltre, in zona arancione, potranno tornare a scuola anche gli studenti della Lombardia fino alla terza media e degli istituti superiori al 50%.
Il presidente della Regione Lombardia, commentando l’incontro che si terrà oggi, giovedì 8 aprile, con il premier Draghi ha detto: “Dai primi provvedimenti, dai confronti che abbiamo avuto con il Governo c’è la massima disponibilità al dialogo, ad ascoltare le esigenze che arrivano dai territori e a valutare anche le richieste che le singole categorie avanzano. Quindi sono convinto che il dialogo sarà costruttivo e ognuno di noi sottolineerà quali sono le esigenze più pressanti dei propri territori”.
E ha inoltre aggiunto: “Esiste un nuovo decreto che sostiene che ci si sposti in una zona senza aspettare due settimane di conferma dei dati. Quindi mi auguro e farò di tutto e chiederò alla cabina di regia che la Lombardia possa essere messa in zona arancione”.
Parlando degli esercenti lombardi, che da diverse settimane hanno dovuto abbassare le saracinesche delle loro attività, Fontana ha detto: “Occorre dare una prospettiva agli esercenti, bisogna far capire che la vita deve ricominciare gradualmente nel rispetto del buonsenso”.
E ha aggiunto: “Ho ascoltato tutte le difficoltà e le richieste rappresentate e credo debbano essere prese in considerazione. Ci sono dei comparti che da più di un anno non possono svolgere regolarmente le loro attività. Loro sostengono, e io sono d’accordo, che se certe attività vengono svolte nel rispetto delle regole sanitarie concordate col Governo non comportano alcun tipo di rischio”.
Infine, per quanto riguarda la campagna vaccinale in Lombardia, il presidente della Regione ha spiegato che sono iniziate le prenotazioni per i vaccini dai 70 ai 75 anni. “Le prenotazione possono partire, ma conta fare le vaccinazioni” ha spiegato Fontana. “Credo che noi siamo stati rigorosamente rispettosi delle disposizioni arrivate dal Governo. Sono dell’opinione che la scelta fata ora dal Governo di seguire l’indice anagrafico sia la più corretta. Credo si debba cercare di tutelare le categorie dopo i fragili, gli ultraottantenni e i malati, partendo dall’età”.
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