La Madonna di Fatima descritta dai pastorelli era diversa da quella tramandata nell’iconografia ufficiale. Nel centenario delle apparizioni, mentre Papa Francesco è atteso dai fedeli di tutto il mondo nel borgo portoghese, il settimanale Giallo pubblica i documenti originali della descrizione dei tre pastorelli di Fatima, Lucia dos Santos, di 10 anni, la cugina Giacinta Marto, 7, e il suo fratellino Francisco, 9. Siamo all’inizio del secolo scorso e i tre cugini descrivono la “signora che viene dal cielo” al parroco locale, don Manuel Marques Ferreira: stando ai loro racconti si tratta di una signora bellissima, con gli orecchini e soprattutto, la gonna corta al ginocchio. È il 1917 e le donne non mostrano neanche le caviglie, figurarsi la Madonna: per questo, il parroco decide di cambiare l’iconografia della Madonna di Fatima, accordandola a quella tradizionale con la veste lunga.
I documenti pubblicati da Giallo descrivono l’immagine della Madonna di Fatima diversa da come siamo abituati a conoscerla. Secondo la ricostruzione del settimanale, i pastorelli di Fatima ebbero la visione della stessa signora, abbigliata con dettagli che all’epoca potevano fare davvero scandalo.
Il 14 giugno 1917 don Manuel parla con i bambini che dicono da tempo di vedere la “signora che viene dal cielo”: la notizia si era già sparsa e sempre più persone arrivavano nel paesino portoghese per venerare la Madonna.
Il parroco decide di parlare con loro e si fa descrivere le apparizioni e soprattutto il modo in cui era vestita questa signora. La prima testimonianza è quella di Lucia, la più grande, che parla di un “mantello bianco che dalla testa arrivava fino al fondo della gonna, era dorato dalla vita in giù, da catenine che l’attraversavano” ma soprattutto di una “gonna tutta bianca e dorata” che arrivava solo al ginocchio. In più, indossava “una giacca bianca non dorata, e tra le mani solo due o tre collane. Non aveva scarpe, aveva calze bianche. Al collo aveva una catena d’oro con una medaglia sul petto. Aveva le mani giunte, portava alle orecchie dei bottoni molto piccoli. Aveva gli occhi neri, era di altezza media“.
Lo stupore del parroco aumenta quando anche la cuginetta Giacinta la descrive con lo stesso abbigliamento: calze bianche, senza scarpe e “un abito tutto dorato“, con “la gonna era bianca e tutta dorata e le arrivava al ginocchio“, una “giacca bianca, anch’essa dorata, e un mantello bianco“.
Impossibile per don Manuel accettare che la Madonna si mostrasse con un abbigliamento ritenuto indecente per l’epoca: la Madre di Dio è il simbolo della purezza e quelle descrizioni erano di quanto più lontano ci potesse essere. Da qui la decisione di modificare la descrizione e adeguarla ai canoni dell’epoca e all’iconografia classica della Madonna.
Secondo suor Angela Coelho, la postulante per la santificazione dei due pastorelli Giacinta e Francisco, il parroco fece bene anche perché le apparizioni avvenivano con luce molto intensa che spesso costringeva i bambini a distogliere lo sguardo.
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