La madre di Alice Scagni sulla telefonata del marito alla polizia diffusa poche ore fa: “Ora tutti potranno giudicare cosa è successo”.
Il papà di Alice Scagni, poche ore prima del delitto commesso dall’altro figlio, Alberto Scagni, chiamò il 112 per chiedere un intervento a seguito delle reiterate minacce da lui ricevute. Un appello disatteso, secondo la famiglia che ha denunciato presunte omissioni.
La madre di Alice Scagni, Antonella Zarri, ha affidato al legale Fabio Anselmo, che assiste la famiglia dopo il terribile omicidio della figlia commesso dall’altro figlio Alberto Scagni, un breve commento sulla telefonata al 112 che è stata diffusa poche ore fa.
A fare la chiamata alla polizia fu il marito, Graziano Scagni, poche ore prima dell’omicidio. Nelle parole dell’uomo, papà di Alice e Alberto Scagni, tutta la preoccupazione e lo sconforto per non avere risposte utili a scongiurare il pericolo di essere aggrediti dal figlio.
L’agente che risposte alla richiesta di un intervento della famiglia Scagni rispose di non poter far nulla in assenza di una denuncia, e ora la madre della 34enne uccisa a coltellate sostiene che la diffusione della telefonata permetterà a tutti di farsi un’idea su cosa sia successo prima della tragedia.
“Crediamo che la telefonata sia sufficiente per tutti per avere un giudizio su quanto accaduto“.
Antonella Zarri, come riporta Il Secolo XIX, avrebbe commentato così la diffusione della chiamata disperata di suo marito alla polizia poco prima che la loro figlia, Alice Scagni, venisse accoltellata a morte dall’altro figlio Alberto.
“Ed è una telefonata straziante che dura più di un’ora con le varie pause in cui siamo stati messi in attesa“, ha aggiunto la donna tramite il suo avvocato, Fabio Anselmo.
I genitori di Alice Scagni sono sconvolti dal dolore e non hanno aggiunto altro a quanto finora già emerso sulla tragedia che ha distrutto la loro famiglia.
Una figlia uccisa e l’altro figlio in carcere, con l’accusa di essere il suo assassino. Una tragedia annunciata, secondo i parenti, perché più volte avrebbero chiesto aiuto senza riceverlo.
Alice Scagni fu uccisa nel maggio scorso e ad agire, secondo la ricostruzione, sarebbe stato il fratello Alberto.
L’uomo avrebbe minacciato più volte lei, il marito e il resto della famiglia, genitori compresi, prima di commettere l’omicidio.
Il giorno prima della tragedia, avrebbe tentato di bruciare la porta di casa della nonna, e in quella occasione sarebbero intervenuti i Vigili del fuoco.
Alice Scagni sarebbe stata colpita con diverse coltellate mentre si trovava sotto la sua abitazione di Genova Quinto.
Sempre secondo quanto riportato dal Secolo XIX, la famiglia Scagni dopo il delitto avrebbe presentato una denuncia per presunte omissioni dando impulso all’apertura di un secondo fascicolo in cui risulterebbero indagati due agenti ed un medico, interrogati nelle scorse settimane.
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