Una manifestazione in cui non manca uno striscione situato davanti al corteo in cui si legge la frase: “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”.
Questo è il titolo della mobilitazione a cui è presente anche Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico.
A partire dalle 9:30 di oggi a Bologna è stata organizzata una manifestazione da parte di Cgil, Cisl e Uil il cui scopo è quello di protestare contro le misure del governo riguardo al mondo del lavoro. Il corteo, il quale ha raggiunto Piazza Maggiore, ha visto come punto di partenza Piazza XX Settembre e alla cui guida c’è da Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil.
All’inizio del corteo era presente uno striscione in cui era possibile leggere “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”, ossia quello che è il titolo della mobilitazione. Una manifestazione a cui ha preso parte anche Elly Schlein, la segretaria del PD la quale è stata accolta con un abbraccio da parte del sindaco Matteo Lepore. Migliaia sono state le persone che si sono date appuntamento in piazza.
Tra numerose bandiere della CGIL ne è spuntata anche qualcuna con il simbolo della pace. Nel corteo era presente anche una delegazione di “Mediterranea Saving humans”. Numerosi gli striscioni che sono stati esposti in piazza Maggiore tra cui “Più sanità pubblica e più rispetto per l’ambiente” e “Stop War“. Quella di oggi è una delle tre manifestazioni convocate dai sindacati confederali. I prossimi appuntamenti si terranno sabato 13 maggio a Milano e il 20 maggio a Napoli.
Nel momento in cui è arrivato al corteo, Matteo Landini ha descritto questa manifestazione come l’inizio di una mobilitazione in cui si avanza una sola richiesta, ossia quella di mettere al centro il lavoro. Il segretario generale della CGIL si aspettava di vedere così tante persone come partecipanti alla manifestazione.
Inoltre Landini continua a fermando che “c’è troppa precarietà, salari troppo bassi. C’è bisogno di mettere al centro i giovani e c’è bisogno di cambiare una impostazione sbaglia a partire da una vera riforma fiscale, di creare lavoro investendo sulla sanità e sui diritti fondamentali, inclusa la conoscenza”.
Riguardo al fatto che sia necessario lo sciopero generale per protestare contro le politiche del governo, Landini risponde che per il momento non esclude nulla in quanto gli scioperi generali non sono un qualcosa che si minacciano ma che si fanno nel momento in cui devono essere fatti. Infatti, in base a ciò che penai il segretario, esiste un “governo che pensa che governare voglia dire decidere senza confrontarsi con nessuno e questo è quello che sta avvenendo”.
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