Pochi giorni fa, la ministra Luciana Lamorgese era risultata positiva al Covid. Oggi però è stato reso noto dal Viminale che in realtà non lo è mai stata: sia mercoledì che giovedì è stato ripetuto il test molecolare e in entrambi i casi l’esito è stato negativo.
La ministra dell’Interno riprenderà le sue attività istituzionali già a partire da domani.
Lamorgese: comunicazione della positività troppo veloce
Luciana Lamorgese, tramite l’ufficio stampa del suo Ministero, ha commentato quanto accaduto sottolineando che l’estrema velocità con la quale è stata diffusa la notizia della sua presunta positività al Covid non ha permesso di verificare l’attendibilità del risultato. Infatti, i media l’avevano comunicato lunedì proprio mentre si stava tenendo il Consiglio dei Ministri, durante il quale si stava discutendo il Recovery plan e la bozza del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Interrotto seduta stante, sono stati predisposti i conseguenti tamponi al premier Giuseppe Conte e ai ministri seduti vicini a Lamorgese Luigi Di Maio e Alfonso Bonafede, posti anche in isolamento fiduciario.
In realtà, l’ospedale Sant’Andrea ha fatto sapere che c’è stato un errore nella procedura di trattamento del test. Ciò, ci tengono a specificare, accade raramente. Sempre il medesimo ospedale ha effettuato i tamponi sulla ministra, poi risultata negativa.
Diversi esperti hanno confermato che può capitare che un test risulti falsamente positivo. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, ha per esempio spiegato che “Ogni test, anche quello super-standardizzato della glicemia ha dei margini di errore che non sono degli errori metodologici. Ad esempio, si possono verificare dei falsi positivi anche in fase di manipolazione del campione con una conseguente contaminazione ambientale“. Ha aggiunto che ora che altri due test hanno dato esito negativo, la ministra può ufficialmente considerarsi non infetta.