Religione, immigrazione e integrazione sociale: sono questi i temi de La Natura Esposta, il nuovo libro di Erri De Luca, pubblicato da Feltrinelli e in vendita dall’1 settembre 2016. Un ‘racconto teologico’ che parte dal restauro di un antico Crocifisso, pretesto per spiegare il rapporto con la Fede vissuto non da ateo ma da non-credente – ‘l’ateo, ha commentato l’autore, è chi esclude la divinità dalla sua vita e da quella degli altri mentre io la escludo dalla mia esperienza ma non da quella degli altri’. Il libro, in cui non mancano simboli, misteri, arte e, ovviamente, Sacre Scritture, è ambientato a Napoli, città natale dell’autore vista attraverso gli occhi del protagonista.
Dopo la pausa dovuta alla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto (è stato accusato, nel 2013, di istigazione a delinquere per alcune dichiarazioni contro i cantieri della TAV) e che ha raccontato nel pamphlet La parola contraria, Erri De Luca torna in libreria con La Natura Esposta, un romanzo che affronta, tra arte e integrazione sociale, il (complesso) rapporto tra l’uomo e Dio.
Il protagonista della storia è un uomo sulla sessantina, un ex minatore che è anche scalatore e scultore. Proviene dalla montagna e oltre a costruire, d’estate, composizioni in pietra per i turisti, accompagna i migranti oltre i confini di Stato. E’ un ‘uomo dai mille mestieri’ che, ad un certo punto, riceve un incarico assai delicato: il restauro di un antico Crocifisso.
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La statua era originariamente nuda – i condannati a morte venivano crocifissi nudi – ma ragioni di pudore stabilite dalla Chiesa avevano richiesto l’aggiunta di un panneggio per coprire quelle nudità. Il protagonista senza nome di De Luca deva fare proprio questo, rimuovere il panneggio e riscoprire ‘la natura esposta’. Ma nel togliere quella copertura, così diversa e così ancorata alla statua, il restauratore si rende conto che potrebbe danneggiarla: occorre ispezionarla per bene, per carpire quei segreti che solo al tatto si possono rivelare.
Inizia quindi un vero e proprio ‘corpo a corpo col Crocifisso‘ una sorta di ‘attacco fisico’ che diventa, nel libro, metafora del Cristianesimo: ‘il protagonista, ha spiegato l’autore, si rende conto che lo scultore ha disseminato dei segni su tutta la scultura e bisogna toccare per scoprirli. Così è il Cristianesimo: lo si può capire solo toccandolo, solo attraverso l’immedesimazione‘.
A questo, che è il tema principale de La Natura Esposta, Erri De Luca aggiunge anche quegli argomenti cari da sempre alla sua poetica, dall’amore all’amicizia, dall’importanza dei rapporti umani alle fragilità dei nostri tempi, confezionando un romanzo, peraltro ispirato ad una storia vera – ‘la vicenda mi è stata raccontata a voce da amici’, chiarisce all’inizio del libro – che promette di mettere d’accordo, ancora una volta, critica e lettori.
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