Tra la notte del 7 e dell’8 gennaio, presso il reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale romano Sandro Pertini, è morto un neonato mentre allattava il seno della sua neo mamma. Quest’ultima secondo le indiscrezioni delle forze dell’ordine si sarebbe addormentata con il figlio tra le sue braccia.
La Procura di Roma ha aperto un inchiesta per omicidio colposo e cercare di capire come sia potuto accadere un evento del genere.
Secondo le prime indagini disposte dalla Procura di Roma il neonato dato alla luce presso l’ospedale della Capitale, Sandro Pertini, sarebbe morto per soffocamento dopo solo 3 giorni di vita.
La tragedia sarebbe avvenuta tra la notte del 7 e l’8 gennaio. Dalle prime indiscrezioni la giovane mamma si sarebbe addormentata mentre allattava il suo bimbo. A dare l’allarme una infermiera che si trovava di turno, inutili i soccorsi e le tecniche di rianimazione, il piccolo era già deceduto.
La mamma, una 30 enne italiana, è ancora in stato di confusione per quanto accaduto. Il pm ha deciso di aprire un inchiesta per omicidio colposo e capire come mai una donna in un reparto di ginecologia sia stata lasciata da sola da parte del personale sanitario: un comportamento omissivo e scorretto da un punto di vista professionale.
Dalla gioia alla tragedia, dalla felicità di aver dato alla luce una nuova vita al dolore immane di aver perso il tuo piccolo dopo 72 ore. Tutto questo è successo a una giovane mamma tra la notte del 7 e l’8 gennaio presso l’ospedale Sandro Pertini di Roma.
La Procura vuole vederci chiaro riguardo l’accaduto, definito un probabile caso di inadempienza da parte del personale sanitario. Determinante sarà l’autopsia sul corpicino del neonato da parte del professor Luigi Cipolloni.
Secondo una prima ricostruzione, la neo mamma nel tardo pomeriggio del 7 gennaio avrebbe chiesto al personale di turno di rimanere qualche minuto in più con il suo bimbo, subito dopo l’allattamento. Da lì a poco si sarebbe addormentata, schiacciando con il suo corpo il neonato. E nessuno del reparto si sarebbe accorto di tutto questo fina quando una infermiera nella notte, quando ormai era troppo tardi, ha dato l’allarme.
Il protocollo ospedaliero prevede che la donna non sarebbe dovuta rimanere da sola proprio per evitare incidenti del genere, poiché secondo una statistica, una delle principali cause di morte dei neonati nei primi 5 mesi di vita è il co-sleeping, cioè che il bimbo si addormenta tra le braccia del genitore.
Una pratica tanto dolce e amorevole ma allo stesso tempo molto pericolosa perché l’apparato respiratorio appena sviluppato è ancora molto fragile, basta veramente poco, anche una leggera pressione per bloccargli il respiro.
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