La parentela con la madre, che è ancora ricoverata in ospedale, è stata accertata tramite un esame del Dna.
Un momento emozionante, di quelli che difficilmente potranno essere dimenticati quello vissuto da Yasemin Begdas, una donna turca, che dopo oltre due mesi – 54 giorni per l’esattezza – ha ritrovato la sua piccola, nata proprio sotto le macerie del terremoto che ha devastato il suo Paese. La bambina era stata estratta viva dai resti di un edificio crollato nella provincia di Hatay.
I medici che l’avevano presa in cura – come riferisce La Repubblica – l’avevano chiamata Gizem, ovvero Mistero, perché forse è proprio un mistero il fatto che una bimba così piccola sia sopravvissuta a un evento così drammatico.
“Uno dei compiti più inestimabili al mondo è riunire una madre con suo figlio. Essere parte di quella felicità ha significato molto anche per noi. Vetin ora è anche la nostra bambina”, ha scritto in un post su Twitter il ministro della famiglia e dei servizi sociali Derya Yanik.
Sul social, il ministro ha anche condiviso un video che racconta quello speciale incontro tra la donna e la figlia. La madre della bambina è tuttora ricoverata in ospedale, ma le sue condizioni generali sono in progressivo miglioramento.
Nel sisma, la donna ha perso il marito e gli altri due figli.