La passione per la tecnologia non conosce età, soprattutto se c’è di mezzo la necessità: lo dimostra Andreina Neri alias la nonna social che a 93 anni padroneggia le applicazioni più moderne (non fa mai il nome, ma sembra proprio sia WhatsApp su tutte) e social network con grande perizia e competenza sapendo molto bene fino a dove spingere e dove invece fermarsi. Lo fa per i nipoti e per seguire come crescono, di cosa parlano, di cosa sono appassionati. Dopo aver vissuto il primo dopo guerra e il dramma del secondo conflitto mondiale, la nonnina 2.0 si è tuffata in questa nuova avventura e si è anche raccontata.
Lo ha fatto in occasione di una recente intervista all’Huffington Post con una lettera scritta in prima persona. Tutto da sé così come è abituata ormai a arrangiarsi abitualmente e quotidianamente sui social. Dopo il “secondo lavoro” da babysitter, impegnatasi nella pratica 24 ore su 24 (anzi, h24 come dice lei, sempre al passo coi tempi), non ha voluto staccarsi dai nipoti ed è stata subito consapevole che l’unico modo per poter riuscire nell’impresa era quello di “laurearsi” campionessa dei social. Si è iscritta e non si è scoraggiata per un’impresa che pare impossibile a molti nonni.
I MIGLIORI TRUCCHI DI FACEBOOK
Descrive i nipoti come “studenti fuori sede, alla ricerca del successo” tra lavoro e passioni come lo sport che hanno fatto sì che si allontanassero di molto dalla cara nonna. Non volendo rinunciare al contatto, ha studiato per bene il manuale di funzionamento dello smartphone, andando oltre alle difficoltà del touchscreen (che è un vero cruccio per gli “over” che perdono sensibilità ai polpastrelli e hanno problemi nei micromovimenti). Tuttavia ha trasferito la rubrica dal libricino in carta allo spazio sul telefono. E così chatta, invia e riceve foto, aggiorna la foto profilo e lo status e – anche lei – controlla gli ultimi accessi.
L’EMOTICONS NASCOSTA IN WHATSAPP
E le emoticons? A quello la nonna social si sente costretta a rinunciare visto che il suo pensiero è esattamente opposto a quello della media comune. In buona sostanza Andreina Neri asserisce che non è più semplice esporre emozioni con una faccina, semmai il contrario. Ed è proprio qui che dimostra il suo essere figlia di altri tempi, forse più affascinanti e più dediti a prendersi il tempo necesario senza dover fagocitare tutto e subito all’insegna dell’immediatezza e della superficialità che dilaga sovrana in questi tempi moderni social.
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