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La partita ai videogame più lunga della storia

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Vi ricordate quando si giocava con gli amici ai videogame nei cabinati al bar a forza di gettoni? Alcune partite duravano pochi minuti, altre invece si prolungavano per mezzora e man mano che si andava avanti sempre più spettatori si assiepavano intorno al display, come al tavolo del casinò quando qualcuno sta sbancando. Se poi si faceva il record allora si diventava automaticamente semidei guadagnando la stima e il rispetto di tutti, soprattutto dei bambini più grandi. Ebbene, c’è chi ancora adesso si impegna in partite “fiume” facendo durare il quartino (di dollaro) non solo per ore e ore, ma addirittura per giorni, come nel caso di John Salter che ha giocato a Armor Attack (vedi video qui sopra e screenshot qui sotto) per la bellezza di 85 ore e 16 minuti. Sì, sono tre giorni e mezzo.

Un record davvero pazzesco anche perché doppio: il buon John non ha infatti vinto la palma di videogiocatore più duraturo di sempre ma anche di migliore gamer di Armor Attack. Ha infatti battuto le 84 ore e 48 minuti che George Leutz stabilì nel 2013 con il titolo Q*Bert, ma anche il record di punteggio di Armor Attack raggiungendo i 2211990 punti contro i 2009000 che erano stati raggiunti addirittura il 25 settembre del 1982, oltre trent’anni fa. E tutto con un solo credito utilizzato dall’inizio e – attenzione, attenzione – solamente in pulsanti dato che non era previsto l’uso del joystick. Un primato notevole di concentrazione mentale, ma anche di resistenza fisica, che ha richiesto settimane di preparazione.

Il buon John Salter viene da Oakland in Ohio ed è sempre stato un grande appassionato di questo gioco vettoriale il cui scopo è quello di pilotare un carroarmato per distruggere i carriarmati avversari e gli elicotteri che compaiono sul display. Per rendersi conto della portata del record di Salter basti pensare che ha iniziato nella mattinata di mercoledì scorso e ha terminato la domenica successiva per tre giorni e mezzo. Ovviamente ha giocato di astuzia per prendersi piccoli sonnellini (ogni 8-12 ore) e per andare in bagno utilizzando l’incredibile somma di vite extra che si era messo da parte nelle ore precedenti: si è lasciato “morire” godendo di preziosi minuti per un necessario riposo.

Salter aveva già tentato una volta ma si era dovuto fermare a causa di un malfunzionamento di un pulsante del cabinato che aveva smesso di lavorare, troppo stressato. Il precedente recordman Leutz era riuscito a battere il primato (nel 2013) dopo quattro tentativi di cui uno particolarmente drammatico: uno spettatore aveva infatti inavvertitamente (o no?) inciampato nel cavo di alimentazione del cabinato facendo riavviare la macchina. Chissà se è sopravvissuto alla sua scellerata azione di sabotaggio? All’epoca, il paziente Leutz aveva ottenuto 37163080 punti stracciando il precedente high score dieci volte minore. Lo svedese Victor Sandberg si era invece prefissato di giocare a Missile Command (un altro titolo vintage) per 100 ore con un singolo credito ma aveva dovuto alzare bandiera bianca dopo 71 ore e 41 minuti per troppa fatica.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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