La Camera e il Senato in lutto per la morte di Berlusconi. Da giovedì riprenderà la votazione in Parlamento: decisione unanime dei capigruppo parlamentari.
La politica si ferma per la morte di Berlusconi, le bandiere a mezz’asta a Palazzo Chigi e davanti alle sedi del Parlamento europeo. Lo ha annunciato oggi Roberta Metsola, mentre Ignazio La Russa aveva fatto sapere oggi che i lavori in Aula verranno sospesi. In segno di lutto, per la morte del Cavaliere, dunque la politica italiana si ferma per i giorni dei funerali. Poi martedì 20 giugno alle 15 si terranno le commemorazioni di Berlusconi. Lo si apprende da una nota di Palazzo Madama.
Rinviate tutte le riunioni di partito, cancellate le agende, spostati gli impegni. Tutti, tranne Forza Italia, che dovrà approvare il bilancio. Oggi inoltre si è tenuto il Comitato di presidenza di Forza Italia – apertosi con il ricordo del cavaliere – che ha approvato a norma di legge e di statuto all’unanimità il rendiconto. Altra ratifica è arrivata sulle nomine, che Silvio Berlusconi aveva affettato riguardo i vari coordinamenti provinciali di Forza Italia e delle Grandi città. Lo si legge in una nota del partito.
Ma tornando allo stop parlamentare, quello sì, è senza precedenti. Nella giornata di martedì 13 giugno i capigruppo parlamentare dei partiti hanno deciso per la sospensione delle attività parlamentari per mercoledì, giornata dei funerali e lutto, di Silvio Berlusconi. Sospese dunque le votazioni parlamentari, ma le attività riprenderanno già da giovedì.
Lo ha deciso il Parlamento stesso, con la votazione unanime dei capigruppo. Nessun rappresentate dell’opposizione si è opposto. Da domani riaprono normalmente le Camere, con le commissioni già al lavoro, mentre al Senato riprenderanno le sedute.
Era già successo per l’ex presidente del Consiglio Giovanni Spadolini nel 1994 e per Aminotre Fanfani, cinque anni più tardi. Poi il lutto nazionale per Azeglio Ciampi, che era stato però presidente della Repubblica. Quella per Silvio Berlusconi sembra più un’operazione “London Bridge” scrive martedì 13 giugno La Repubblica, per quello che diventa una sorta di chiusura della politica, uno stop istituzionale per il lutto che porterà all’annullamento delle votazioni in Aula e degli impegni (ma solo per un giorno). Non come per quanto successo dopo la morte della Regina Elisabetta, che però era sovrana fa notare il quotidiano.
Sospese le attività dei partiti, eccezion fatta per FI come detto, e rimandati tanti impegni. Come quello di Antonio Tajani, che ha anticipato il rientro da una importante visita a Washington. I ministri Adolfo Urso, Giancarlo Giorgetti, Gilberto Pichetto Fratin e Elisabetta Casellati sparecchiano le scrivanie. A slittare è stato anche il Consiglio supremo di difesa, tutto in segno di lutto e rispetto.
Domani si terranno i funerali di Stato, e saranno presenti anche Romano Prodi e Mario Monti. Lo ha riferito LaPresse in queste ore. I funerali si terranno alle 15 al Duomo di Milano, con l’arcivescovo metropolita di Milano monsignor Mario Delpini a presiedere le funzioni religiose.
Presenti anche Sergio Mattarella e gli ex presidenti del Consiglio Mario Draghi, Matteo Renzi, mentre in rappresentanza dell’Ue arriverà a Milano anche il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni.
Tantissimi i cittadini arrivati ad Arcore in queste ore, dove si sta tenendo una camera ardente tra amici intimi e familiari. Tifosi del Milan, ma non solo. Anche la curva della Juventus ha raggiunto Arcore per ricordare il cavaliere, portando uno striscione con la scritta: “Immenso”. Non potevano ovviamente mancare gli ultras della Curva Sud dei rossoneri, che arrivati ad Arcore nella giornata di oggi hanno posto al cancello della Villa decine e decine di rose per il loro ex storico presidente.
L’ingresso di Arcore è tappezzato di sciarpe e bandiere del Milan e da stendardi di Forza Italia. Tanti i sostenitori di Berlusconi da tutta Italia, arrivati a Villa San Martino per rendere omaggio all’ex presidente del Consiglio. Dal Nord al Sud Italia. E c’è anche chi ha trascorso la notte in auto in viaggio, per dare l’ultimo saluto all’ex presidente del Consiglio.
C’è invece chi pensa che il funerali di Stato non siano stati una scelta consona. Si tratta di Andrea Crisanti. Il senatore del Pd si dice contrario: “Con empatia e dolore per la scomparsa di Berlusconi, non posso non esprimere la mia ferma contrarietà ai funerali di Stato, che ritengo inopportuni, così come al lutto nazionale per il nostro ex presidente del Consiglio”.
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