Ci sono stati violenti scontri a Parigi e in altre zone della Francia a causa della riforma sulle pensioni voluta da Macron.
Ci sono diverse manifestazioni in corso attualmente in territorio francese dopo che il governo Macron ha approvato la riforma sulle pensioni, aumentando l’età pensionabile da 62 a 64 anni.
Scontri in Francia
Violente manifestazioni si stanno tenendo in Francia dopo l’approvazione dell’aumento dell’età pensionabile, riforma voluta da Marcon che da settimane sta scatenando proteste in tutto il Paese.
Oggi la polizia in tenuta antisommossa è dovuta intervenire in Place de la Concorde per bloccare i manifestanti e disperderli con dei fumogeni. Da ore c’erano disordini nella piazza, infatti da oggi pomeriggio quando si è saputo della decisione del governo di porre la fiducia per far passare la legge di riforma sulle pensioni, molte persone si sono riunite.
Le forze dell’ordine sono subito intervenute e hanno effettuato un primo tentativo di sgombero utilizzando idranti e lacrimogeni. Gruppi violenti hanno attaccato i veicoli innescando molti incendi e scontrandosi con gli agenti sul luogo.
Tanti danni ci sono stati anche nel vicino quartiere Faubourg Saint-Honoré e gli agenti hanno arrestato 120 persone ritenute responsabili di aver vandalizzato diverso materiale.
Aggressioni violente si sono susseguite e ancora, nonostante sembra che la situazione sia tornata alla normalità, le forze dell’ordine presidiano la zona per intervenire prontamente in caso di altre rivolte.
La mossa di Macron
La miccia che ha acceso la bomba è stata la mossa politico-giuridica a sorpresa del presidente francese, presente oggi all’Assemblea Nazionale, dove si sarebbe dovuto votare il via libera decisivo per il provvedimento.
Per paura che in Parlamento non ci fossero i numeri necessari, il presidente ha deciso di porre la questione di fiducia sulla riforma scavalcando i deputati e approvandola senza la loro votazione.
Questa scorciatoia ha mandato su tutte le furie i cittadini che già erano agitati e da Parigi a Marsiglia si sono verificati eventi violenti.
Già nel primo pomeriggio ci sono stati raduni, in particolare quelli più pericolosi sono avvenuti nella zona di Palais Bourbon, sede appunto dell’Assemblea.
Durante la giornata poi la folla è cresciuta qui e in altre zone fino a contare migliaia di persone in cortei di proteste che marciavano verso Place de la Concorde, vicino all’Eliseo.
Qui appunto la polizia ha caricato i protestanti, poi però gruppi violenti sono tornati all’attacco in serata.
È arrivato poco fa il commento di Elisabeth Borne, accolta dai deputati delle opposizioni con il canto della Marsigliese in segno di protesta.
La stessa Borne ha riferito di essere rimasta scioccata e di essere convinta della necessità di riformare il sistema pensionistico, confessando che fino all’ultimo ha fatto di tutto, insieme ai ministri, per andare al voto.
Ora le opposizioni stanno lavorando per bloccare la discussa riforma, in un ultimo disperato tentativo dato che i giochi sembrano conclusi. La decisione di Macron infatti gli consente di avanzare una mozione di censura verso il governo e quindi se questo raggiungerebbe la maggioranza, Borne dovrebbe dimettersi e l’iter ripartirebbe dall’inizio.
Per arrivare a ciò però è opportuno che anche i repubblicani e gli esponenti di centro votino.
La vicenda ha tutta l’aria di andare avanti ancora per molto, fra disordini generali dentro e fuori dal Parlamento.