Le truppe del gruppo paramilitare russo Wagner si stanno indirizzando vicino al confine con la Polonia dalla Bielorussia e hanno messo in allarme Varsavia. Questo a causa del timore di azioni e infiltrazioni non desiderate.
Secondo le autorità polacche, i mercenari del gruppo Wagner si starebbero muovendo verso il confine e potrebbero tentare di oltrepassarlo e introdursi illegalmente in territorio polacco. Al momento non ci sono conferme indipendenti di queste informazioni.
La Polonia e i Paesi baltici accusano la Russia e la Bielorussia di sfruttare i flussi migratori per minare la loro sicurezza e hanno rafforzato le difese dei rispettivi confini orientali.
Varsavia teme che la presenza delle truppe Wagner in Bielorussia possa portare a un’escalation. Il partito di governo polacco sostiene che i mercenari non sono lì “per divertimento” ma per creare crisi dirette contro la Polonia. Per questo sono state schierate ulteriori truppe al confine.
Anche la Lituania vede nei mercenari Wagner una potenziale minaccia. Le autorità lituane temono che possano travestirsi da richiedenti asilo per entrare illegalmente nell’Ue, oppure provocare disordini coinvolgendo gruppi di migranti irregolari.
Polonia e Lituania considerano la crisi in corso uno strumento di “guerra ibrida” di Russia e Bielorussia. Per questo hanno rifiugiato a soluzioni di compromesso e rafforzato le difese.
Tuttavia risposte eccessive e azioni unilaterali rischiano di aggravare la tensione. Solo unità, fermezza e dialogo tra tutti gli attori coinvolti possono contribuire a disinnescare la crisi in maniera responsabile.
Moderazione e attenzione sono necessarie, al fine di evitare un’ulteriore escalation che genererebbe una crisi profondissima.
Il gruppo Wagner è strettamente legato al Cremlino, nonostante la ribellione contro Mosca stranamente tollerata da Putin, ha spesso combattuto in vari teatri di guerra dove la Russia è stata coinvolta in prima persona, dalla Siria alla Libia. Recentemente centinaia di mercenari Wagner sono stati dispiegati dalla Russia anche in Ucraina.
La Polonia, membro NATO, teme che il possibile ingresso di truppe russe, anche se mercenarie, sul proprio territorio possa creare le basi per un’escalation del conflitto.
Varsavia ha già allertato i partner NATO e chiesto chiarimenti a Mosca. Il governo russo ha finora negato ogni coinvolgimento del gruppo Wagner in operazioni oltre il confine russo-ucraino. Tuttavia il Cremlino ha spesso negato il legame diretto con il gruppo pur facendo ampio affidamento su di esso in varie crisi.
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha espresso preoccupazione per i movimenti di circa 100 mercenari russi del gruppo Wagner verso il corridoio di Suwalki, una stretta striscia di terra che separa la Polonia dalla Lituania e dalla Bielorussia.
Morawiecki ha avvertito che i mercenari potrebbero fingersi migranti per attraversare illegalmente il confine polacco. Questo in continuità con la tattica bielorussa di inondare la frontiera con migranti come elemento di destabilizzazione.
I mercenari Wagner non sarebbero lontani da Grodno, città bielorussa vicino al corridoio, dove sarebbero stati dispiegati migliaia di loro uomini dopo il tentativo fallito di una presunta rivolta militare in Russia.
Secondo il premier polacco, i movimenti dei mercenari sembrano voler approfittare di questo contesto per destabilizzare ulteriormente il confine.
Il corridoio di Suwalki è considerato un punto strategico per la NATO. Un’incursione russa complicherebbe i rifornimenti alle truppe alleate dispiegate in Lituania, Lettonia ed Estonia.
La Polonia, membro NATO, ha allertato i partner per i rischi connessi ai movimenti Wagner. La paura che il conflitto si diffonda in territorio europeo e Nato è alta e nonostante non siano emerse prove concrete, va sottolineato che gli spostamenti sono documentati e una motivazione concreta e soddisfacente per tutto ciò non è stata fornita.
La situazione richiede la massima attenzione per evitare possibili escalation.
Morawiecki ritiene che i mercenari russi potrebbero cercare di infiltrarsi illegalmente in Polonia, travestiti da guardie di frontiera bielorusse per facilitare ingressi illegali di migranti, o fingendosi clandestini.
Quest’anno sono già stati segnalati 16.000 tentativi illegali di attraversamento del confine da parte di migranti “spinti in Polonia” da Lukashenko e Putin, secondo Morawiecki.
Non è chiaro quali siano i piani dei mercenari Wagner a Grodno, vicino al corridoio di Suwalki. Ma la loro presenza rappresenterebbe un’escalation che potrebbe preoccupare NATO e UE, dato che quel corridoio è strategicamente importante per collegare Kaliningrad con Bielorussia e gli Stati baltici con il resto d’Europa.
Varsavia ha allertato gli alleati NATO per il rischio che i mercenari cerchino di destabilizzare il corridoio e violare illegalmente il confine.
I timori della popolazione si moltiplicano e cittadini sono arrivati a pensare che possa essere stata tutta una tattica per avvicinare i combattenti ai territori europei.
Il dispiegamento di mercenari Wagner vicino al confine polacco è motivo di seria preoccupazione per Varsavia e la comunità internazionale che non vorrebbe dover prendere parte in prima persona alla guerra.
Sebbene il corridoio di Suwalki sia relativamente stretto, esso è strategicamente importante in quanto unico collegamento terrestre tra gli Stati Baltici e il resto d’Europa, nonché via d’accesso per l’exclave russa di Kaliningrad.
La presenza di forze Wagner così vicine preoccupa e attira attenzione e anche questo potrebbe essere uno degli obbiettivi del leader del Cremlino. I timori vertono su tre potenziali obiettivi dei mercenari come proteggere Kaliningrad dall’isolamento mettere alla prova la prontezza NATO. Destabilizzare il confine polacco seminando il caos.
Sebbene Mosca neghi ogni coinvolgimento, è noto che il Cremlino fa largo affidamento sul gruppo Wagner per compiere operazioni di destabilizzazione.
La situazione richiede dunque massima cautela per scongiurare un’escalation. Un’incursione russa in territorio polacco, anche solo sotto mentite spoglie, rischierebbe di compromettere gravemente gli equilibri in Europa orientale.
Il presidente bielorusso Lukashenko, nel suo incontro con Putin, ha riferito scherzosamente che i mercenari di Wagner hanno iniziato a tormentarlo volendo andare “in escursione verso ovest”.
Un chiaro riferimento alla possibilità che i mercenari vogliano spingersi oltre il confine bielorusso verso la Polonia.
Varsavia, pur dichiarando sicuri i propri confini, ha spostato truppe verso est proprio per fronteggiare le potenziali minacce poste dai mercenari Wagner.
La battuta di Lukashenko, pur volendo alleggerire la tensione, in realtà denota come anche il leader bielorusso sia a conoscenza delle intenzioni dei mercenari e come queste preoccupino non solo Polonia e NATO ma anche lo stesso regime bielorusso.
Il corridoio di Suwalki, area al confine tra Bielorussia e Polonia, è infatti strategico per gli interessi di sicurezza bielorussi oltre che europei. Un’incursione di truppe non ufficiali ma chiaramente legate a Mosca potrebbe minacciare sensibilmente tale equilibrio.
La vicinanza tra Putin e Lukashenko non toglie dunque che esistano anche interessi divergenti, come la volontà di quest’ultimo di mantenere il controllo del proprio territorio limitazioni russe.
Il dispiegamento militare polacco è quindi una mossa precauzionale per respingere eventuali azioni del gruppo Wagner. Ma per evitare un’escalation è necessaria responsabilità e moderazione da parte di tutti gli attori coinvolti.
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