Siamo un Paese che continua ad invecchiare. Questo è l’ultimo aggiornamento che ci viene dai dati dell’Istat. I dati del 2021 confermano un trend che non sembrava crescere così da tanto tempo.
Ci sono ben 177 anziani ogni 100 bambini. Numeri che fanno preoccupare anche in previsione di un futuro prossimo. Cerchiamo di capire il perché.
La popolazione italiana invecchia sempre di più e lo fa di anno in anno. Un trend che sembrava non potersi mai avverare e, invece, eccolo qui, a partire dallo scorso 2021. Stando ai dati Istat del 2021, il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è in crescita, rappresentando così una forte criticità per il nostro Paese.
Un numero che cresce di anno in anno: a pensare che, nel solo 2011, c’erano soltanto 142 anziani ogni 100 bambini. Sono le città metropolitane quelle che fanno registrare la maggiore incidenza di invecchiamento della popolazione, nello specifico lo sono di più ancora i Comuni capoluogo, dove si può anche toccare la soglia di 192 anziani ogni 100 bambini.
Valori al di sopra della media spiccano nelle città metropolitane del Nord Italia, da Torino a Firenze, sino a Genova. Un invecchiamento con numeri più bassi si registrano, invece, in città come Napoli, Roma, Catania, Palermo e Reggio Calabria.
Oltre i 215 anziani per 100 bambini è, invece, il dato della città di Cagliari, notevolmente al di sopra della media nazionale. Le fanno seguito altre due città del Sud, come Messina e Bari. Ma perché questo repentino ma graduale processo di invecchiamento della popolazione?
Da un lato è, anche, segno che l’età media della popolazione avanza, che nel 2021 ha raggiunto i 45,7 anni, ma a variare è anche la qualità ed il tenore di vita nelle varie città metropolitane d’Italia. La crescita dell’età media della popolazione varia: a Genova è di 49.5 anni, a Cagliari di 47.6 anni, mentre Napoli si attesta al minimo, con 42.8 anni.
A differenziare ulteriormente le città d’Italia e il loro relativo invecchiamento della popolazione è stata, anche, la pandemia. Basti pensare che, nel solo primo anno del Covid (il 2020) la città con la mortalità più alta è stata Napoli, con 1080 decessi ogni 100mila abitanti. Le hanno fatto seguito Genova con 1009 decessi ogni 100mila abitanti, Torino con 1002 decessi.
Diverse anche le densità di popolazione concentrate in un unico luogo. È ancora Napoli ad esser la città più densamente abitata, con 2.535 abitanti per chilometro quadrato. Le città più popolose, invece sono Milano e Roma (rispettivamente con 3.2 milioni di abitanti la prima e 4.2 milioni la seconda).
La città metropolitana più estesa di Italia è, invece, Torino con 6.827 chilometri quadrati, mentre la meno estesa è Napoli, con 1.179 chilometri quadrati. Ma ci sono anche città che continuano a crescere in estensione rispetto ad altre che, invece, decrescono. Roma e Milano continuano ad espandersi sempre di più, a differenza di Messina e Cagliari che invece vedono diminuire la loro popolazione.
Da un lato, l’Italia sembra avanzare nella sua espansione demografica in alcune città e meno in altre. Dall’altro lato, però, il trend della popolazione che invecchia comincia a preoccupare.
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