Per l’anarchico Alfredo Cospito è stato chiesto l’ergastolo durante il processo d’appello bis che si è tenuto oggi, 19 giugno 2023. Per i pg Alfredo Cospito non merita sconti di pena e deve perciò scontare tutti i reati a lui imputati. Alfredo Cospito è accusato per le azioni compiute dalla Fai-Fri, presunta organizzazione terroristica da lui fondata e responsabile dell’attentato terroristico alla scuola Allievi carabinieri di Fossano.
Insieme a lui è stata processata anche Anna Beniamino per lei sono stati richiesti 27 anni di carcere. Mentre per il presunto scrivano dell’organizzazione, per cui la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione, il processo è stato rimandato dalla data odierna al 26 giugno 2023. L’uomo un 35enne di Catania è accusato di aver divulgato online i vari proclami, di aver tradotto testi dall’inglese e di aver creato un sito web diventato uno scambio di idee per i militanti.
Per Alfredo Cospito la procura ha chiesto l’ergastolo
La procura generale ha chiesto l’ergastolo per l’anarchico Alfredo Cospito durante il processo d’appello bis, che è ripreso oggi a Torino.
L’ergastolo è stato chiesto per le azioni compiute dalla presunta organizzazione terroristica Fai-Fri.
Il cambio di pena è stato determinato dalla necessità di rieseguire il calcolo sulla pena per uno degli episodi per cui è stato accusato Alfredo Cospito e che è avvenuto il 2 giugno del 2006 all’interno della scuola Allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo.
L’accusa è stata sostenuta in aula dai pg Francesco Saluzzo e Paolo Scafi. Per Francesco Saluzzo Alfredo Cospito non merita uno sconto di pena sostenendo che se l’attentato verificatosi a Fossano non ha avuto l’effetto desiderato, cioè colpire un numero indeterminato di carabinieri, fu solo un caso.
Queste le sue parole: “La Corte costituzionale ha aperto la strada alla possibilità di bilanciare attenuanti e aggravanti anche per il reato di strage politica. Ma nessuno di noi è obbligato a praticare sconti che non siano dovuti. E Cospito non merita nulla”.
Invece per l’altra imputata che è Anna Beniamino e che è detenuta al carcere di Sanremo sono stati richiesti 27 anni di reclusione.
Il processo contro il 35enne catanese considerato lo scrivente del gruppo
È stato invece rimandato il processo d’appello bis per un 35enne catanese che è sospettato di aver avuto legami con le Fai-Fri, la presunta organizzazione terroristica guidata dall’anarchico Alfredo Cospito.
Anche la sua udienza era prevista nella giornata di oggi ma la Corte di assise ha dovuto rimandarla al 26 giugno per la concomitanza con il processo ad Alfredo Cospito che si è tenuto oggi.
Il 35enne catanese è un uomo che è stato individuato dagli investigatori e che sembra avesse il ruolo di “scrivano” all’interno dalla Fai-Fri. Fu lui ad occuparsi di tradurre dall’inglese e a diffondere online i proclami pubblicati in varie nazioni dalle cellule dell’organizzazione.
Insieme ad un altro compagno creò poi il sito chiamato “Parole Armate” che per le carte processuali era diventato un mezzo per scambiarsi idee tra i vari militanti dell’organizzazione.
Il suo processo si svolgerà in appello bis dopo che la Cassazione lo scorso anno ha deciso di annullare la precedente sentenza di assoluzione.