Per il terzo anno di fila la regione Puglia si conferma quella italiana con le acque di balneazioni più pulite.
Dopo di lei, Sardegna, Toscana e Molise. I parametri che danno vita al monitoraggio sono microbiologici e costituiti dalle concentrazioni di Escherichia coli ed enterococchi intestinali. Questi batteri indicano contaminazione di natura fecale ed è quindi importante che non siano presenti.
Siamo nel pieno della stagione estiva e sono ripresi i vari monitoraggi che riguardano il comparto vacanziero, su cui ogni anno l’Italia punta per risollevare la situazione economica grazie alle strutture ricettive, agli agriturismo, agli stabilimenti balneari e a tutto ciò che si occupa di turismo.
Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente però effettua delle ricerche diverse e più che a quante persone risponderanno ai saldi o a quante verranno nel nostro Paese, si interessa della purezza delle nostre acque. Da anni infatti monitora la presenza di batteri e organismi microbiologici dannosi per la salute, stabilendo così una classifica di quali sono le acque più pulite da questo punto di vista e quindi sicure per la salute.
Per il terzo anno di fila, la regione evidenziata come la migliore è la Puglia, la cui acqua è stata confermata di grande qualità con una percentuale del 99,8%. Dopo c’è la Sardegna con il 99,3%, la Toscana con il 98,6% e il Molise con il 98,5%.
Le analisi microbiologiche sono state condotte nel corso di 4 anni e il risultato è molto importante perché il Snpa è la rete che coordina le varie Agenzie regionali per l’ambiente che sono presenti in tutta Italia, ad esempio l’Arpa Puglia.
L’ultimo anno del monitoraggio prima di rendere noti i risultati è stato il 2022, in cui sono stati effettuati 30mila campionamento nell’intero territorio nazionale per valutare la qualità delle acque di balneazione dal punto di vista sanitario. Non è un argomento da prendere alla leggera perché fare il bagno in acque infette può portare alla contrazione di malattie e mettere a rischio le categorie più fragili.
I parametri microbiologici usati per monitorare l’acqua, sono le concentrazioni di Escherichia coli ed enterococchi intestinali, sono batteri molto pericolosi che indicano un livello di contaminazione fecale severo. Tuttavia, Snpa ha constatato che tutte le regioni hanno un buon livello generale di purezza delle acque marine, con percentuali che superano comunque l’85%, ma che appunto in regioni come Puglia ma anche Sardegna, sono vicine al 100%.
Sono stati controllati anche i laghi e alcuni fiumi. Anche in questo caso diverse regioni hanno raggiunto il 100% di eccellenza, ma oggetto delle analisi sono state allo stesso modo alcune specie di alghe potenzialmente tossiche, insomma una ricerca completa che punta alla sicurezza die bagnanti a 360 gradi.
Osservando uno spettro più ampio, a livello europeo, possiamo dire con orgoglio che le acque del nostro Paese risultano essere le migliori della media. L’agenzia europea dell’ambiente infatti ha preso in considerazione altri Paesi Ue e ha verificato che l’Italia rimane comunque la più pura dal punto di vista della balneazione e sebbene i dati siano stati resi noti solo ieri, già sono in corso nuovi controlli a campione che proseguiranno per tutta la stagione estiva.
Gli esiti delle analisi sono disponibili sui siti delle diverse agenzie Arpa presenti sul territorio nazionale ma anche nella sezione “Acque” del sito del ministero della Salute.
I dati raccolti dalla ricerca sono stati presentati ieri a Bari durante una conferenza stampa, alla presenza del presidente di regione Michele Emiliano, l’assessore regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio e l’Arpa Puglia con il direttore generale, quello del reparto scientifico e quello a livello regionale.
Michele Emiliano ha ringraziato l’Arpa per la puntualità dell’indagine, che da molti anni si ripete con rigore e consente di certificare la Puglia come zona di balneazione sicura, invogliando quindi i turisti italiani e non, a visitare i magnifici luoghi del “tacco dello stivale”.
“Nonostante quest’anno il mare Adriatico abbia subito l’alluvione dell’Emilia e nonostante la pressione turistica in aumento, le nostre acque marine sono di nuovo le più sicure, questo è un dato confortante” ha detto con orgoglio.
Un ringraziamento speciale poi è anche andato all’Acquedotto Pugliese che ha gestito i depuratori, in modo tale da non creare nessuna forma di inquinamento. Anche se in alcune aree ci sono difficoltà, il quadro generale della regione è molto buono e il presidente Emiliano, con la sua presenza in conferenza, si è fatto portavoce di un messaggio importante che riguarda la Puglia ma ha lo scopo di promuovere il turismo evidenziando che molte delle nostre regioni hanno acque eccellenti.
Quelle pugliesi bagnano una costa che si estende per 940 chilometri ed è costituita per il 33% da spiagge sabbiose, per il 33% da coste rocciose basse, per il 21% da falesie e per il 5% da tratti antropizzati. Insomma, tutti troveranno risposta alle proprie esigenze trascorrendo le vacanze in questi luoghi paradisiaci.
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