La raccolta fondi per Tefta è un flop

La raccolta dei fondi a favore di Tefta Malaj, sopravvissuta insieme al figlio dalla furia omicida del marito, si è rilevata un flop. Soltanto un aiuto economico da parte di un residente della Sardegna.

mani, aiuti
mani, aiuti- Nanopress.it

Tefta Malaj, insieme al figlio di cinque anni, è sopravvissuta miracolosamente a un duplice omicidio a Torremaggiore, in provincia di Foggia.

Incredibilmente, non hanno ancora ricevuto alcuna assistenza finanziaria per aiutarli nel loro recupero.

Nonostante una raccolta fondi online, è arrivata una sola donazione, inviata dalla Sardegna. Michele Sodrio, il legale della donna, ha confermato la poco brillante risposta. “In seguito all’efferato delitto, è stata lanciata una raccolta fondi per sostenere la donna e il suo bambino, che attualmente vivono lontano da Torremaggiore. L’unico contributo monetario è arrivato da parte di un residente sardo”.

Tefta e il figlio gli unici sopravvissuti

Tefta Malaj e il suo giovane figlio sono riusciti a sopravvivere a un attacco brutale e mortale del marito di Tefta, Taulant Malaj, che attualmente sta scontando la pena per l’omicidio della loro figlia Jessica, che aveva solo 16 anni, e del loro vicino Massimo De Santis, che ne aveva 51 anni.

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Taulant sospettava che Tefta avesse una relazione con De Santis, portando l’uomo ad ucciderlo prima di rivolgere la sua rabbia verso Tefta.

Per fortuna, la donna è stata salvata dalla stessa sorte di sua figlia dal coraggioso intervento di Jessica, che si è sacrificata per difendere sua madre.

Totale disprezzo per la vita umana

Il giudice che ha approvato l’arresto del 45enne ha concluso che l’assassino ha utilizzato metodi spietati. Ha indicato un totale disprezzo per la vita umana e un’insolita inclinazione a commettere crimini per affermare le proprie convinzioni e stabilire il proprio status all’interno della famiglia.

Dopo il duplice omicidio, la madre e la bambina sono state trasferite da Torremaggiore a causa del trauma emotivo del ritorno nel luogo in cui è stata uccisa la figlia, aggravato dai commenti offensivi dei troll online, come spiegato dal loro avvocato.

 

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