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La Radio FM è dormiente in quasi tutti gli smartphone moderni

Forse non tutti sanno che praticamente ogni smartphone nasconde al proprio interno un chip per la ricezione della Radio FM, anche se nelle specifiche non viene dichiarato. Per la precisione, questo componente è presente, ma è disattivato. Ci sono varie spiegazioni per questo fenomeno, che però non ha fermato gli sviluppatori, che infatti hanno realizzato applicazioni apposite per andare a aggirare questo blocco e offrire agli utenti questo servizio, andando a utilizzare i cavetti delle cuffie come antenne per la ricezione del segnale.

In tanti smartphone moderni non viene dichiarata la presenza del chip per la Radio FM, ma questo non significa che non sia presente. Si può quasi considerare “dormiente” in attesa di essere destato in modo completo. Secondo quanto affermato dal CEO di Emmis Comms, Jeff Smulyan, questa pratica è piuttosto diffusa in produttori come Samsung, Apple e LG che disabilitano volontariamente questo componente, mentre altre società come HTC e Motorola lasciano l’accesso libero. Tra gli operatori americani, Sprint è a favore mentre altri come T-Mobile e AT&T richiedono e incoraggiano i produttori di dispositivi (OEM) a includerlo.

Questo perché il chip Radio FM è tuttora tecnologicamente più efficiente di ogni servizio di streaming audio. Negli USA, la National Association of Broadcasters insieme alla National Public Radio, hanno anche realizzato un’apposita applicazione gratuita che fa breccia in questa falla per sbloccare la funzionalità in qualcosa come 58 modelli di smartphone tra i più noti (compresi quelli venduti anche in Italia, vi invitiamo a farci un salto). In questo caso, i cavetti delle cuffie fungono da antenna per captare meglio il segnale.

Per quale motivo si disabilita questo componente? Perché i rappresentanti dei produttori hanno affermato che l’utenza si sta sempre più spostando verso l’uso tramite app e, soprattutto, ai podcast che vengono scaricati e dei quali si fruisce con più flessibilità. Jot Carpenter, vice presidente degli affari governativi per The Wireless Association, afferma che la radio FM non permette agli americani di ricevere lo stream, personalizzar e scaricare la musica preferita. Può essere vero così come può anche essere vero che, alla fine, meglio avere un componente in più rispetto che uno in meno.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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