Liz Truss, attuale Segretario agli Affari Esteri britannico, ha fatto un discorso programmatico a Taipei il 17 maggio, in cui ha chiesto una maggiore solidarietà internazionale per Taiwan e ha proposto la creazione di una “Nato economica” per contrastare l’autoritarismo di Pechino.
Nel suo discorso, Truss ha sottolineato l’importanza di sostenere Taiwan, una nazione che considera essere in prima linea nella battaglia globale per la libertà, e ha promesso il sostegno del Regno Unito.
Ha inoltre criticato l’aggressione della Cina nei confronti di Taiwan, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza della regione, e ha proposto di creare una “Nato economica” per affrontare le minacce economiche e commerciali della Cina.
Le dichiarazioni di Liz truss a Taiwan
La visita di Truss a Taiwan, che durerà cinque giorni, ha lo scopo di rafforzare i rapporti tra il Regno Unito e Taiwan e di mostrare il sostegno britannico alla democrazia e alla libertà in Asia. Durante la sua visita, Truss incontrerà alti funzionari governativi taiwanesi per discutere di questioni bilaterali e regionali.
La politica britannica è stata primo ministro per 44 giorni nel 2022, dopo aver prestato servizio come ministro degli Esteri per l’anno precedente. La sua visita a Taiwan ha suscitato critiche da parte dell’ambasciata cinese a Londra, che ha espresso il proprio disappunto definendo la visita come “uno spettacolo politico pericoloso che non farà altro che danneggiare il Regno Unito”.
Tuttavia, il governo britannico ha difeso la visita di Truss a Taiwan, sostenendo che è importante mostrare solidarietà a Taipei, una nazione democratica e amica, e rafforzare i rapporti bilaterali. Il governo ha anche ribadito il proprio impegno per la politica di Una sola Cina, ma ha sottolineato la necessità di rispettare i diritti e la sicurezza di Taiwan.
Questa visita di Truss a Taiwan è stata un’importante dimostrazione di sostegno internazionale per Taiwan e della sua lotta per la democrazia e la libertà.
Il governo cinese rivendica Taiwan come una provincia della Cina e che il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che l’uso della forza è un’opzione per ottenere la “riunificazione” con la Cina.
Il governo ma soprattutto il popolo taiwanese respinge in maggioranza, questa prospettiva e sostengono l’indipendenza e la sovranità della loro nazione.
La preoccupazione per un potenziale conflitto tra la Pechino e Taipei è condivisa dalla comunità globale, e la richiesta di Truss per una maggiore cooperazione in materia di difesa riflette l’importanza di prevenire il conflitto e garantire la stabilità nella regione.
È importante notare che il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno già fornito sostegno in materia di sicurezza a Taiwan, attraverso la vendita di armi e l’assistenza nella modernizzazione militare.
Per questo la richiesta di Truss per una maggiore cooperazione in materia di difesa può essere vista come un’ulteriore dimostrazione del sostegno del Regno Unito alla sicurezza e alla stabilità della regione del Mar Cinese Meridionale.
In ogni caso, il mantenimento della pace e della stabilità nella regione richiede una soluzione pacifica e diplomatica alla questione di Taiwan, che rispetti i diritti e la sicurezza di tutte le parti coinvolte.
Truss ha chiesto, come sopra citato, la creazione di una “rete di libertà“, con nazioni libere che lavorano insieme per affrontare le sfide poste dall’autoritarismo di Pechino.
La sua proposta di una “Nato economica” riflette la necessità di coordinare gli sforzi per contrastare le minacce economiche e commerciali della Cina. Ha sottolineato inoltre che il mondo non può fare affidamento solo sul Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o sull’Organizzazione mondiale del commercio per affrontare le sfide poste dalla Cina e ha proposto invece una maggiore solidarietà e cooperazione tra le nazioni libere.
Secondo Truss, una “rete di libertà” potrebbe coordinare gli sforzi di difesa, di sicurezza e di sviluppo economico tra le nazioni che condividono valori democratici e di libertà.
La proposta è stata accolta con interesse da alcuni paesi, ma è stata anche criticata da altri che temono che possa portare a una nuova guerra fredda tra le nazioni. Ma riflette anche la crescente preoccupazione internazionale per l’autoritarismo e l’espansionismo della Cina, e la necessità di una risposta coordinata e multilaterale a tali sfide.
L’ex primo ministro del Regno Unito ha chiesto al G7 di coordinarsi contro la coercizione economica cinese e di affrontare il “bullismo su larga scala” che si sta verificando a livello internazionale.
In particolare, Truss ha chiesto al G7 di lavorare insieme per promuovere una maggiore trasparenza e regolamentazione nel commercio globale, per contrastare le pratiche commerciali sleali e per sostenere le economie aperte e basate sulle regole.
La riunione del G7 a Hiroshima rappresenta un’importante occasione per discutere queste questioni e per coordinare le politiche economiche tra le nazioni democratiche e industrializzate. Ma la risposta efficace alle sfide poste dalla Cina richiederà anche il coinvolgimento di organizzazioni internazionali, al fine di promuovere una maggiore cooperazione e coordinazione a livello globale.
Truss ha effettivamente affermato che la Cina sta usando la partecipazione internazionale di Taiwan come una strategia e ha chiesto che l’adesione di Taipei all’accordo globale e progressivo per il partenariato transpacifico sia accelerata e approvata. Le autorità cinesi negato la richiesta di Truss e continua a considerare Taiwan come parte della sua sovranità nazionale.
La politica inglese è un membro influente del partito conservatore britannico e il suo discorso sembrava criticare i commenti fatti da altri membri del governo britannico e dalle loro controparti europee, che hanno suggerito una maggiore cooperazione con la Cina su questioni come il cambiamento climatico.
Il ministro degli Esteri britannico Cleverly ha recentemente proposto una maggiore collaborazione con la Cina sulla questione del cambiamento climatico, sottolineando l’importanza di impegnarsi con la Cina invece di isolare il paese.
Tuttavia, Truss sembra sostenere una posizione più dura nei confronti della Cina e ha chiesto una maggiore solidarietà tra le nazioni libere per contrastare le pratiche commerciali aggressive della Cina.
Truss ha effettivamente affermato che ci sono “troppi messaggi contrastanti dal mondo libero” sulla Cina e ha attribuito questo alla “falsa idea” che l’Occidente possa ancora cooperare con Pechino su alcune questioni. Ha anche citato i precedenti commenti del primo ministro britannico Sunak che ha definito la Cina come la più grande minaccia a lungo termine per la Gran Bretagna. Ha chiesto inoltre la chiusura degli istituti Confucio con sede nel Regno Unito e ha sostenuto che il Paese dovrebbe escludere la ripresa del dialogo economico con la Cina, affermando che non può esserci una maggiore integrazione con l’economia cinese.
La questione delle relazioni con la Cina è complessa e richiede un equilibrio tra la cooperazione e la competizione in diverse aree, tra cui la sicurezza, l’economia e la diplomazia.
La Cina sta lavorando per diventare economicamente autosufficiente, indipendentemente dalla volontà degli altri paesi di separarsi dall’economia cinese.
Truss sembra aver ignorato completamente i recenti commenti del presidente francese Emmanuel Macron, che ha sottolineato l’importanza di Taiwan come parte delle preoccupazioni globali e ha criticato il disinteresse di alcuni paesi europei per la questione di Taiwan.
Il discorso della leader britannica è stato critico nei confronti del governo del Partito Comunista Cinese e ha menzionato il massacro di Tiananmen, le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang e la repressione a Hong Kong. Questi sono tutti temi sensibili per la Cina, che ha reagito in passato con forti critiche e sanzioni nei confronti dei paesi che criticano la sua politica interna.
La reazione della Cina in merito alla visita britannica a Taipei
L’arrivo di diplomatici stranieri a Taiwan è stato spesso criticato dalla Cina, che si oppone a qualsiasi azione che sembri riconoscere la sovranità di Taiwan.
La questione di Taiwan rappresenta una sfida complessa per la comunità internazionale, che deve bilanciare la necessità di garantire la sicurezza e la stabilità nella regione con la necessità di mantenere relazioni positive con Pechino.
Truss ha sostenuto che il governo di Taipei l’aveva invitata e che erano nella migliore posizione per capire cosa potrebbe aiutare e supportare la popolazione taiwanese e le autorità locali.
Ma la visita può anche essere vista come una mossa provocatoria da parte del Regno Unito nei confronti della Cina, che ha reagito in passato con forti critiche e sanzioni nei confronti dei paesi che riconoscono la sovranità di Taiwan.
La questione di Taipei rappresenta una sfida complessa per la comunità internazionale, che deve bilanciare la necessità di garantire la sicurezza e la stabilità nella regione con relazioni positive con la Cina.
Il governo del Regno Unito ha dichiarato che la Cina sta cercando di limitare le visite di funzionari internazionali a Taiwan, cercando di mettere a tacere i sostenitori di Taiwan e intimidire le persone a livello internazionale. Ha sottolineato l’importanza di resistere a questo bullismo e alle pressioni della Cina sulla questione di Taiwan.
Un editoriale del tabloid cinese Global Times ha criticato la visita di Truss a Taiwan come “il peggior esempio di diplomazia di Instagram” ripetendo le parole della presidente del comitato ristretto per gli affari esteri del Regno Unito, Alicia Kearns. Il Global Times ha anche affermato che queste “brutte esibizioni” attirano sempre meno pubblico.
Queste dichiarazioni riflettono le posizioni divergenti tra il Regno Unito e la Cina sulla questione di Taiwan e l’approccio alla diplomazia pubblica. Mentre il Regno Unito sostiene la necessità di garantire la sicurezza e la stabilità nella regione del Mar Cinese Meridionale, la Cina considera Taiwan una provincia ribelle e si oppone a qualsiasi azione che sembri riconoscere la sua sovranità.
Il portavoce dell’ufficio per gli affari di Taiwan del gabinetto cinese, Mao Xiaoguang ha accusato il Partito progressista democratico al governo di Taiwan di utilizzare i soldi delle tasse del popolo taiwanese per corrompere alcuni politici anti-cinesi al fine di sostenere l’indipendenza di Taiwan. Questa è una delle accuse che la Cina ha rivolto in passato al governo di Taipei, che sostiene la propria indipendenza e la propria sovranità.
Mao Xiaoguang ha anche rinnovato le minacce militari della Cina contro Taiwan, il giorno dopo che il ministero della Difesa cinese ha condannato l’assistenza militare degli Stati Uniti all’isola. Mao ha affermato che se l’isola continua a sfidare la Cina e a costringerla, la Cina prenderà misure decisive per difendere la propria sovranità e integrità territoriale. Ha anche sottolineato la forte determinazione e volontà delle autorità cinesi su questa questione.
Le tensioni tra la Cina e Taiwan sono state altalenanti negli ultimi decenni, con Pechino che considera Taipei una provincia ribelle e si oppone a qualsiasi azione che sembri riconoscere la sua sovranità.
Mao ha sottolineato: “Nessuno dovrebbe sottovalutare la nostra forte determinazione, volontà incrollabile e forte capacità“.
Il prossimo anno è considerato un periodo cruciale per le relazioni tra la Cina e Taiwan, con le elezioni negli Stati Uniti e a Taiwan. La presidente Tsai Ing-wen ha scontato un massimo di due mandati e il vicepresidente Lai Ching-te, un forte sostenitore dell’indipendenza, si candida per il Partito progressista democratico al governo. Queste elezioni potrebbero avere un impatto significativo sul futuro delle relazioni tra Taiwan e la Cina e sulla questione dell’indipendenza di Taiwan.
Il Kuomintang, principale partito di opposizione a Taiwan, ha annunciato mercoledì la nomina del politico locale Hou Yu-ih come suo candidato alle elezioni presidenziali di gennaio. Hou ha una lunga carriera come alto funzionario di polizia, ma ha relativamente poca esperienza nel trattare con la Cina e i partner internazionali di Taiwan. Questa elezione sarà una sfida per il Kuomintang, che ha perso le ultime due elezioni presidenziali contro il Partito progressista democratico al governo.
Taiwan eleggerà anche una nuova legislatura, attualmente controllata dal partito al governo. Le elezioni di gennaio saranno un evento importante per la politica taiwanese e per le relazioni con la Cina.