La guerra in Ucraina non si arresta e la Russia reagisce, ovviamente, alla scelta del cancelliere Scholz e, quindi, della Germania di inviare due battaglioni di veicoli corazzati Leopard 2 ha le truppe ucraine e questo ha ricevuto un’immediata contro risposta dalla portavoce del Cremlino Maria Zakharova. La questione dei carri armati aveva suscitato malcontento in quanto trascinata troppo a lungo e, per esempio, di questa opinione era la Polonia, che ha spinto enormemente perché si accorciasse dei tempi di invio.
Non è mai stato messo in dubbio l’appoggio dell’Unione Europea verso l’Ucraina ma la Germania che ha inizialmente dato il la sua disponibilità alla fornitura di carri armati ha, poi, avere una battuta di arresto sospetta, o almeno così sembrava, fino al momento in cui non è invece arrivata la notizia dell’ok all’invio dei nuovi aiuti militari all’esercito ucraino. Ovviamente questo non è andato giù al Cremlino che ritiene l’azione un chiaro messaggio del coinvolgimento dell’Occidente nella guerra che, a questo punto, si apre a scenari differenti e internazionali.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato ufficialmente mercoledì che, dopo settimane di stallo e frustranti negoziati, Berlino ha finalmente concordato di inviare due battaglioni di carri armati Leopard 2 A6 all’esercito ucraino.
In una dichiarazione ufficiale il governo ha precisato che invierà, inizialmente, a Kiev una compagnia di 14 carri armati, nonostante l’obiettivo finale sia quello di inviare fino a 88 carri armati dalle proprie scorte nazionali.
Scholz ha dichiarato: “Questa decisione segue la nostra ben nota linea di sostenere l’Ucraina al meglio delle nostre capacità. Stiamo agendo in modo strettamente coordinato a livello internazionale”.
Negli ultimi tempi circa 15 nazioni facenti parte dell’Unione Europea hanno fatto pressione a Berlino data la loro disponibilità dei carri armati di fabbricazione tedesca all’interno delle scorte nazionali e attendevano con ansia il momento in cui avrebbero potuto riesportare i veicoli e darli così all’Ucraina.
Le autorità tedesche hanno ufficialmente dichiarato nella giornata odierna che: “La Germania rilascerà i permessi di trasferimento appropriati ai paesi partner che vogliono consegnare rapidamente i carri armati Leopard 2 dalle loro scorte all’Ucraina”.
Non è ben chiaro quanti siano i carri armati tedeschi che andranno all’ucraina e nemmeno il numero di quelli forniti dagli alleati europei ma, è chiaro, che verrà attuata ormai una sorta di fornitura comune che andrà ad aiutare così la difesa a terra delle truppe ucraine. Viene precisato però nella nota ufficiale governativa che presto inizierà anche l’addestramento in Germania delle truppe ucraine.
Il caos che si era sollevato intorno alla vicenda per l’appunto della fornitura di carri armati è dettata dal fatto che Mosca sta attuando una massiccia offensiva, che necessita di una controffensiva adeguata per poter respingere gli attacchi della Russia.
Proprio per questo era emersa anche la notizia, già la scorsa settimana, che veda protagonisti gli Stati Uniti dell’invio di veicoli M1 Abram, nonostante fossero state fatte considerazioni sul costo di manutenzione e sull’efficienza effettiva sul campo di questa tipologia di carro armato punto.
L’Associated Press aveva rivelato che il Pentagono stava cercando di accorciare i tempi di consegna di 30 carri armati, ma attorno a questa vicenda non è stato fatto molto clamore.
Nel momento in cui sembrava che la decisione fosse stata nuovamente presa e che fosse rivolta appunto alla fornitura dei veicoli corazzati all’Ucraina se è verificato un’ulteriore stop e a quanto pare ancora non è certo, o perlomeno non è confermato l’invio dei tanto discussi carri armati.
Era attesa la dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden in merito alla conferma dell’invio di veicoli militari M1 Abram ma non è pervenuto e ora l’attenzione pubblica e puntata proprio sulla decisione di Washington.
L’amministrazione Usa ha mantenuto una posizione riluttante niente nonostante martedì, alcuni funzionari statunitensi, hanno riferito a giornalisti locali della certezza dell’invio di questi carri armati, nonostante avessero però già avvisato che lo stop momentaneo è a causa della burocratica e inerente a dettagli formali.
Specificando inoltre che non potrebbe, in ogni modo, essere una fornitura veloce in quanto necessità di mesi di preparazione.
Poche ore fa un portavoce del Pentagono ha rifiutato di confermare, come rivela Fox News, che gli Usa invieranno carri armati ieri in una conferenza stampa, ma ha specificato invece che attualmente gli Stati Uniti “continuano a discutere su quali siano i requisiti di difesa a medio e lungo termine”.
Sembra che, per ora, gli Stati Uniti abbiano deciso di non inviare i veicoli M1 data la loro avanzatissima tecnologia e, soprattutto, la riluttanza sta nel fatto di saperli gestire e utilizzare, questo è proprio ciò che sta bloccando l’invio del Pentagono alle truppe ucraine.
È ritenuto un addestramento importante e intensivo per poter approcciarsi a questo tipo di veicolo corazzato e farne un utilizzo corretto.
In realtà ci si aspettava che dopo la decisione positiva arrivata dalla Germania venissero stanziati anche i veicoli provenienti dagli Usa. Nonostante non sia ancora ufficiale sembra che verrà presto confermato l’invio del battaglione di veicoli statunitensi ma, questo temporeggiare, ha sollevato dubbi e insinuazioni internazionali.
Zelensky ha ovviamente ringraziato dell’aiuto e della decisione presa la Germania che aveva scritto prima sui social: “Via libera ai principali carri armati tedeschi, ulteriore ampliamento del supporto alla difesa e delle missioni di addestramento, via libera ai partner per la fornitura di armi simili.”
Il presidente ucraino ha scritto: “Ho appena sentito parlare di queste decisioni importanti e tempestive in una telefonata con Olaf Scholz. Sinceramente grato al Cancelliere ea tutti i nostri amici in Germania.”
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha descritto in maniera decisa la decisione della Germania di fornire carri armati all’Ucraina, descrivendola una mossa che conferma un piano già scritto in precedenza e non dall’Ucraina e come lei stessa ha precisato si tratta della prova di una “guerra pre-pianificata” contro Mosca.
Kiev ha chiesto per mesi carri armati occidentali di cui ha un disperato bisogno per dare alle sue forze la potenza di fuoco e la mobilità per sfondare le linee difensive russe e riconquistare il territorio occupato a est e a sud. Ora si attende di capire come si muoverà la Russia e si apprende che la nave Ammiraglio Gorshkov con i missili zircon è pronta all’uso e si appresta a raggiungere il mediterraneo.
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