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Mondo

La reazione di Pechino alle accuse mosse dal Regno Unito nel nuovo piano di sicurezza

Il nuovo progetto proposto dal Regno Unito, inerente alla politica estera e alla difesa strategica, ha rivelato che la Cina è vista dal governo britannico come una sfida epocale per la sicurezza dell’ordine mondiale e le affermazioni britanniche hanno ricevuto, immediatamente, la risposta delle autorità cinesi.

Sunak, primo ministro del Regno Unito – Nanopress.it

La Gran Bretagna ritiene molto pericoloso  l’avvicinamento, attuato nelle ultime settimane, tra Iran e Mosca che sono strettamente collegate alla Cina e ciò è percepito come un pericolo internazionale. Pechino si è impegnato nel promuovere un piano di pace, che ha presentato al Consiglio sulla sicurezza di Monaco nelle scorse settimane, che punta a appianare le divergenze tra Russia e Ucraina facendo rientrare così la crisi globale, che è sopravvenuta a causa della guerra.  Mentre accade questo, però, sono emerse notizie riguardanti Pechino che ipotizzano che il leader Jinping potrebbe fornire armi letali alla Russia e questo si aggiunge alla astio generato dal pallone spia intercettato sui cieli statunitensi da Biden e al malcontento inerente la guerra tecnologica che ha inasprito i rapporti tra Washington e Pechino.  Il fatto che Jinping e Putin abbiano stretto una partnership illimitata ha generato numerose reazioni internazionali e dubbi relativi all’effettiva posizione cinese all’interno della guerra in Ucraina e, inevitabilmente, il pensiero si è protratto verso la comunità internazionale e su una possibile minaccia globale.

Il Regno Unito ha dipinto questa preoccupazione senza mezzi termini all’interno del rapporto sulla sicurezza, aggiornato proprio a causa delle dinamiche scaturite dalla guerra in Ucraina.

Il Regno Unito vede una minaccia nell’alleanza tra Cina e Russia

Il Regno Unito ha attuato  un aggiornamento al piano di sicurezza nazionale, dove ha precisato che  la sfida l’epocale che deve affrontare  il paese ma in realtà l’Europa intera è quella della prosecuzione del conflitto in Ucraina da parte di Mosca  che sembra non voler allentare la presa.

Nell’aggiornamento effettuato al documento politico della revisione integrata, anche chiamato IR, viene precisato che le sfide poste da Pechino e dalla partnership sempre più profonda intrapresa con la Russia, così come l’inserimento recente nell’alleanza dell’Iran necessitano di attenzione particolare e di monitoraggio in quanto il rischio globale ho molto alto.

Una considerazione che si è trasformata poi in realtà ed è stata menzionata formalmente nel rapporto di 63 pagine effettuato dalle autorità britanniche che è stato presentato lunedì 13 Marzo e denota chiaramente la posizione britannica riguardo a Mosca e Pechino, ma vuole sottolineare soprattutto la minaccia sistematica e esistenziale che, secondo le autorità inglesi, è rappresentata da entrambi i Paesi per l’ordine mondiale.

La risposta delle autorità cinesi non è tardata ad arrivare ed oggi, martedì 14 Marzo,  i media locali hanno risposto al rapporto stilato dalla Gran Bretagna spiegando che il continuo clamore di Londra sulla la Cina e la minaccia costante attuata dalle autorità britanniche potrebbe avere conseguenze sulle relazioni bilaterali tra Cina e Regno unito.

Anche la revisione effettuata nel 2021 dal Regno Unito, inerente la sicurezza nazionale, aveva descritto la Russia come: “la minaccia più grave la sicurezza del Regno Unito”. Nella nuova revisione sulla sicurezza britannica si evince chiaramente che Europa e Regno Unito sono legate dall’esito del conflitto in Ucraina e, inevitabilmente l, dalle mosse che ha intenzione di effettuare Mosca nel prossimo futuro.

Il rapporto riporta al suo interno la prefazione effettuata dal primo ministro Sunak dove precisa che: “L’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia, l’armamento delle forniture energetiche e alimentari e l’irresponsabile retorica nucleare, combinate con la posizione più aggressiva della Cina nel Mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Taiwan, minacciano di creare un mondo caratterizzato da pericolo, disordine e divisione“.

Sunak ha specificato inoltre che’il ritmo del cambiamento geopolitico e l’entità del suo impatto sul Regno Unito e sul nostro popolo non potevano essere previsti nemmeno nel 2021, quando è stata pubblicata l’ultima revisione.”

Sottolineando anche che è necessario: “sfidare la capacità e l’intenzione della Russia di interrompere la sicurezza del Regno Unito, dell’euro-atlantico e del più ampio ordine internazionale”.

Putin – Nanopress.it

È stato poi trattato anche il punto delle minacce pervenute dalle autorità cinesi ovvero: “La Cina sotto il Partito Comunista Cinese (PCC) pone una sfida sistemica e epocale con implicazioni per quasi ogni area della politica del governo e per la vita quotidiana del popolo britannico“.

La Gran Bretagna ritiene non adeguata la decisione di Jinping di continuare a rafforzare il rapporti con Mosca nonostante l’aggressione nei confronti dell’Ucraina e questo ha portato inevitabilmente la Cina a ignorare anche gli impegni presi riguardo i diritti umani in Tibet e a Hong Kong ma anche nel Xinjiang.

Le autorità inglesi vedono il nuovo multilateralismo cinese come una sfida alla protezione dei diritti umani e delle libertà nel contesto del sistema delle Nazioni unite.  Questo nasce dal fatto che Pechino avrebbe dovuto impegnarsi in una moderazione delle azioni ritenute violazioni ma in realtà si è  concentrata in una modernizzazione rapida in ambito militare e ha continuato a mantenere in essere la posizione che prevede la riunificazione di Taiwan alla Cina continentale.

Mentre secondo il governo britannico non c’è speranza nella ripresa delle relazioni con Mosca, Pechino invece potrebbe a riuscire tranquillamente a riavere rapporti molto più rilassati con le autorità britanniche dato che: “il Regno Unito non accetta che le relazioni della Cina con il Regno Unito o il suo impatto sul sistema internazionale siano impostati su un corso predeterminato”.

Specificando poi:Ma crediamo che ciò dipenderà dalle scelte che la Cina farà e sarà reso più difficile se le tendenze verso un maggiore autoritarismo e assertività all’estero continueranno”.

La reazione della Cina alle accuse britanniche

Il giornale statale di Pechino Global Times ha citato al suo interno l’accademico Liu Zuokui, che è uno dei maggiori ricercatori internazionali sugli studi europei e l’Accademia cinese di Scienze sociali, ha affermato che per i paesi occidentali ed europei era ormai diventata una routine quella di scagliarsi contro il governo cinese e, a suo avviso, Londra sto cercando di compensare la sua posizione ridotta all’interno del conflitto creando la disputa con la Cina.

Il noto accademico ha rivelato al giornale che:La posizione più dura del Regno Unito nei confronti della Cina è quella di soddisfare gli obiettivi strategici degli Stati Uniti e di rafforzare le cosiddette relazioni speciali tra Regno Unito e Stati Uniti. Se il governo del Regno Unito continua a essere provocatorio nei confronti della Cina, è probabile che le aree di cooperazione ne risentano, cosa che Sunak deve considerare”.

Il Regno Unito ha deciso di aumentare sensibilmente il budget per la difesa nazionale e ha affermato che questo avverrà anche in futuro, dato che la revisione include due piani per spendere cinque miliardi di sterline nel progetto di difesa e per i prossimi due anni. Il focus sarà  concentrato sullo sviluppo alla resistenza nucleare ma anche concentrato al rifornimento necessario inerente gli equipaggiamenti mancanti e soprattutto munizioni.

La revisione ribadisce anche l’intenzione di dedicare il 2,5% della spesa annuale per il prodotto interno lordo del Gran Bretagna alla difesa, una sfida che aumenta l’importo percentuale dal 2,2% al 2, 5%.

Tutto ciò accade mentre Stati Uniti, Regno Unito e Australia hanno stretto e approfondito il patto militare aukus e dagli ultimi colloqui è emerso che gli Stati Uniti hanno deciso di vendere dei sottomarini a propulsione nucleare all’Australia e con la collaborazione di Londra hanno intenzione di sviluppare nuovi progetti di sottomarini nucleari.

Secondo quanto riferito da Bronwen Maddox, direttore e CEO del think tank londinese Chatham House, la revisione manca di un aspetto importantissimo ovvero il finanziamento.

Ha precisato in merito, al Finanial Time, che: “Il grande divario in questa recensione è il denaro. Sì, abbiamo il grande simbolismo dell’annuncio di AUKUS, ma la domanda è se il Regno Unito abbia le risorse per farlo”.

Precisando che la revisione al momento punta a l riformulare i rapporti con Pechino e Chatham House ha affermato che la decisione: “riflette un lungo desiderio di bilanciare la creazione di legami commerciali con una crescente cautela nei confronti dei dati e delle minacce alla sicurezza sotto la guida cinese del presidente Xi”.

Secondo Chatham House la possibilità che la Gran Bretagna possa realmente inclinare la capacità di difesa verso l’indo pacifico è comunque molto limitata in quanto necessità di un elevato budget attualmente non ha a disposizione.

Qin, ministro degli Esteri cinese – Nanopress.it

Ha precisato: “L’inclinazione indo-pacifica’ che il Regno Unito ha dichiarato due anni fa è offerta non solo come riconoscimento del peso politico ed economico della regione in qualsiasi visione del futuro, ma come favore agli Stati Uniti”.

Concludendo il suo pensiero con: “Il Regno Unito non ha le risorse per rendere credibile questa inclinazione in termini di sostegno sostanziale agli Stati Uniti – né, probabilmente, farebbe alcun favore agli Stati Uniti trascurando la difesa dell’Europa o del Medio Oriente, che viene scarsamente menzionata”.

Letizia De Rosa

Mi chiamo Letizia De Rosa, ho 35 anni e per molto tempo ho lavorato nell'ambito della mediazione finanziaria e immobiliare. Amo la natura e il suo potere rigenerante. Sono curiosa e ho, da sempre, fame di conoscenza e proprio per questo approfondisco minuziosamente ogni argomento negli ambiti più disparati. Imparare e conoscere è un punto focale della mia vita e ho sfruttato, così, un momento di difficoltà personale per dare finalmente un ruolo concerto alla mia più grande passione ovvero la scrittura, creando un connubio perfetto tra la penna e tematiche che mi appassionano come la geopolitica e i rapporti internazionali e diplomatici. Questo mi ha permesso, con grande orgoglio e dopo aver acquisito anni di esperienza, di occuparmi su Nanopress.it proprio di ciò che amo di più ovvero di news e dinamiche estere, comprese le relazioni tra Stati.

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