Mosca ha annunciato la propria intenzione di stazionare armi nucleari tattiche in Bielorussia e la questione ha sollevato malcontento generale, ma le reazioni arrivate da parte delle autorità globali sono state più contenute di ciò che ci si poteva attendere. Nonostante ciò, riguardo la questione hanno preso parola anche la NATO Ee gli Stati Uniti, che hanno espresso la loro opinione in merito alla decisione di Putin.
La Russia ha precisato che completerà la realizzazione di un deposito Sspeciale capace di contenere In sicurezza armi tattiche nucleari in Bielorussia entro il primo di luglio. Il leader del Cremlino ha precisato che le autorità russe hanno un sistema missilistico iskander già collocato in Bielorussia, che può diventare un mezzogoro per trasportare testate nucleari.
La questione ha ricevuto la maggior parte dell’attenzione mediatica in quanto parlare di nucleari solleva preoccupazione ed ansia e pare che secondo gli esperti questa sia proprio la tattica utilizzata da putin e quindi incutere timore per nascondere le proprie debolezze.
Non è di certo una novità che il governo bielorusso e lukashenko siano notoriamente alleati di Putin è questo si evince anche dal fatto che le autorità bielorusse permettano di stanziare sul proprio territorio armi nucleari che non toccavano il suolo In Bielorussia dagli anni ’90.
La Bielorussia è stata in prima linea insieme alle autorità di Mosca nel lanciare l’invasione in Ucraina avvenuta nel febbraio 2022, dato che ha consentito il passaggio dell’esercito russo attraverso il proprio territorio per raggiungere le località ucraina.
Nonostante ciò ad oggi si tratta soltanto di parole, ma la questione ha preoccupato immensamente le autorità internazionali e sollevato timore.
Dall’inizio dell’invasione in Ucraina Putin ha utilizzato spesso la minaccia di una possibile reazione, dove avrebbe potuto usare il nucleare nel caso in cui ritenesse la Russia in pericolo da parte delle forze occidentali e soprattutto da quelle appartenenti alla Nato.
Gli USA hanno, ovviamente avvisato delle conseguenze che potrebbero scaturire da dalla decisione di Mosca di utilizzare armi nucleari in Ucraina ed è stato sottolineato che tra questi sono compresi anche i dispositivi tattici a basso rendimento.
Già dal mese di ottobre il presidente statunitense Joe Biden ha parlato, alle maggiori emittenti tv internazionali, spiegando che sarebbe stato il responsabile parlare di ciò che avrebbe attuato Washington nel caso cui la Russia avesse utilizzato le armi proibite.
Apri precisato in quell’occasione che: “Gli errori vengono commessi, potrebbe verificarsi un errore di calcolo, nessuno può essere sicuro di cosa accadrà e potrebbe finire con Armageddon”.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato alla televisione di stato che Mosca manterrà il controllo su tutte le armi nucleari tattiche che collocherà in Bielorussia.
Ha paragonato la mossa alla pratica degli Stati Uniti di stazionare armi nucleari in Europa. Washington deteniene il controllo sulle armi, impedendo a nazioni estranee, come la Germania, di infrangere i loro impegni come potenze non nucleari.
Putin ha spiegato: “Non cederemo il controllo delle armi nucleari. Gli Stati Uniti non lo consegnano ai loro alleati. Fondamentalmente stiamo facendo la stessa cosa che (i leader degli Stati Uniti) hanno fatto per un decennio”.
Nonostante la notizia abbia scosso la comunità internazionale, la reazione delle autorità statunitensi è stata più pacata e hanno affermato in merito: “continueranno a monitorare le implicazioni”.
Il dipartimento di Stato Usa ha dichiarato alla Cnn: “Non abbiamo visto alcun motivo per modificare la nostra posizione nucleare strategica né alcuna indicazione che la Russia si stia preparando a utilizzare un’arma nucleare”.
Mosca e Minsk hanno discusso di questo movimentazione di armi da diverso tempo fino a raggiungere la decisione finale nelle scorse ore.
Il consigliere per la sicurezza del presidente ucraino zelensky Oleksiy Danilov ha precisato che il posizionare armi nucleari tattiche in Bielorussia è come un: “passo verso la destabilizzazione interna del paese. La dichiarazione di Putin sul posizionamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia – un passo verso la destabilizzazione interna del paese – massimizza il livello di percezione negativa e il rifiuto pubblico della Russia e di Putin nella società bielorussa”.
Ha aggiunto che: “Il Cremlino ha preso la Bielorussia come ostaggio nucleare”.
Va precisato che le armi che Putin intenda inviare in Bielorussia non sono missili balistici intercontinentali ma si tratta di armi nucleari più piccole e tattiche da utilizzare proprio sul campo di battaglia.
Putin ha dichiarato domenica 26 Marzo che la Russia non ha “creato un’alleanza militare con la Cina e non minaccia alcun paese“.
Il commento è scaturito dopo che il presidente cinese Jinping è stato per tre giorni a Mosca per rafforzare il sostegno e la collaborazione con la Russia.
Le autorità hanno precisato inoltre che la Cina per ora ha fornito assistenza non letale della Russia utilizzando le proprie società.
Putin ha dichiarato ai media che l’Occidente sta attuando un nuovo asse simile a quello costruito dalla Germania fascista e dal Giappone militarista che porterà il mondo al collasso totale. Le parole pronunciate dal leader di Mosca hanno accusato le nazioni occidentali di: “iniziare a costruire un nuovo asse simile a quello costruito dalla Germania fascista e dal Giappone militarista”.
Tutto ciò accade proprio nel momento in cui Putin deve affrontare una situazione molto delicata, anche a livello legale dato che è stato emanato per lui e per la sua collaboratrice Lvova-Belova un mandato dal resto da parte della Corte penale internazionale, nonostante ciò sembra che la situazione non preoccupi la Cina che nonostante si dichiari neutra merito al conflitto non ha mai avuto modo di sentire il presidente Zelensky neanche per telefono.
Anche il gruppo Wagner ha precisato che: “Wagner ha il pieno controllo del territorio di AZOM, l’impianto di lavorazione dei metalli non ferrosi di Artemivsk [Bakhmut]”.
Nonostante ciò la notizia che è emersa dalla Cnn non può essere ancora verificata dato che il ministero della difesa Ucraina non ha risposto alla loro richiesta di informazioni per ora.
Bakhmut è attualmente il punto focale combattimento tra Russia e Ucraina perché permetterebbe alle truppe del Cremlino di raggiungere importanti località che apporterebbero vantaggio all’esercito russo.
Per quanto riguarda il reale stato dei combattimenti in città il controllo della stessa non è possibile affermare con certezza che i mercenari Wagner abbiano o meno guadagnato terreno rispetto a prima, dato che le informazioni non sono verificate.
Giovedì uno dei principali comandanti di Kiev ha precisato che le forze dell’esercito russo erano esaurite e ben presto avrebbero attuato la loro controffensiva.
Il consigliera di Zelensky Podolyak ha precisato che a suo avviso la scelta di affermare che avrebbe posizionato armi nucleari in Bielorussia denota la difficoltà e la paura di poter perdere il conflitto in atto.
Podolyak ha precisato riferendosi al capo di Mosca: “Putin (RF [Federazione Russa]) è troppo prevedibile. Facendo una dichiarazione sulle armi nucleari tattiche in Bielorussia, ammette di aver paura di perdere e tutto ciò che può fare è spaventare con le tattiche”.
Sottolineando inoltre: “Secondo. Dichiara ancora una volta il suo coinvolgimento nel crimine. Violando il trattato di non proliferazione nucleare”.
Il Dipartimento di Stato americano ha preso parola e ha confermato alla Cnn in merito al nucleare in Bielorussia che: “continuerà a monitorare le implicazioni del piano della Russia di stazionare armi nucleari tattiche in Bielorussia, ma non modificherà la sua strategia in materia di armi nucleari. Non abbiamo visto alcun motivo per modificare la nostra posizione nucleare strategica né alcuna indicazione che la Russia si stia preparando a utilizzare un’arma nucleare.”
Sul fronte ucraino invece si apprende che la città di Vuhledarc situata nella zona orientale dell’ucraina è stata completamente rasa al suolo dai pesanti combattimenti e bombardamenti attuati dalle forze russe.
Nazarii Kishak, comandante delle forze di Kiev, e la 72esima brigata meccanizzata separata ha precisato: “Il nemico continua a usare lanciarazzi multipli e a bombardare non solo la linea del fronte immediata e Vuhledar, ma anche le aree circostanti. Il nemico bombarda costantemente tutti gli insediamenti con armi di grosso calibro. La popolazione civile è esausta”.
Ha sottolineato poi che: “i civili vivono ovunque possono, anche nei corridoi, nascondendosi dai bombardamenti, ha detto. Le persone sono in uno stato di disperazione emotiva molto esausto. Non sanno cosa aspettarsi. Stiamo cercando di sostenerle, comunichiamo con loro. Le persone sono rimaste senza nulla, ma continuano ad aiutare noi militari“.
Il comandante ha precisato però quando è stato chiesto se fossero stanchi ed esausti: “Ti dirò questo: tutti sono esausti ma dobbiamo resistere e difendere il nostro paese. Siamo la fanteria che deve resistere fino alla fine, non lasciando un solo metro della nostra terra.”
Kishak ha precisato inoltre che le forze russe hanno molte riserva ma nonostante ciò: “La brigata è forte e l’Ucraina non ha motivo di preoccuparsi della direzione di Vuhledar. Ma la direzione di Bakhmut è davvero difficile. Ecco perché ora c’è un comandante molto forte. Là sono in corso pesanti combattimenti, ci sono morti e feriti ogni ora”.
Le autorità ucraine hanno chiesto aiuto all’alleanza del gruppo G7 per avvertire la comunità bielorussa del possibili “conseguenze a lungo termine” se dovessero accettare le armi sul loro territorio.
L’Ucraina si aspetta che Regno Unito, Cina, Stati Uniti e Francia – che in quanto membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno “una particolare responsabilità nel prevenire le minacce di aggressione con armi nucleari” agiscano per contrastare il Cremlino.
Il ministero ucraino ha anche che: “Chiediamo l’immediata convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a questo scopo. L’Ucraina chiede a tutti i membri della comunità internazionale di esprimere la massima inaccettabilità” delle ultime “provocazioni nucleari”.
Gli Stati Uniti hanno comunque minimizzato la mossa è precisato nuovamente che il comportamento di Putin mostra la sua incertezza e poca sicurezza sulla possibilità di vincere il conflitto.
Anche la NATO ovviamente ha voluto precisare la propria la propria posizione in merito e Oana Lungescu ha dichiarato: “La NATO è vigile e stiamo monitorando da vicino la situazione. Non abbiamo visto alcun cambiamento nella posizione nucleare della Russia che ci porterebbe ad adeguare il nostro”.
La portavoce ha continuato spiegando che: “Il riferimento della Russia alla condivisione nucleare della NATO è totalmente fuorviante. O agiscono nel pieno rispetto dei loro impegni internazionali. La Russia ha costantemente infranto i suoi impegni sul controllo degli armamenti, sospendendo di recente la sua partecipazione al nuovo trattato Star. La Russia deve tornare alla conformità e agire in buona fede”.
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