La bella vittoria ottenuta nel posticipo contro l’Inter rilancia le ambizioni della Juventus che si è portata a 25 punti in classifica superando proprio i nerazzurri e mettendo pressione all’Atalanta, ora distante solo due lunghezze.
Dopo un inizio di stagione tragico i bianconeri sembrano aver ritrovato spirito e attaccamento alla maglia, valori sui quali lo stesso presidente Agnelli aveva fatto riferimento nel post partita di Haifa.
Abbracci prima, durante e dopo la partita: Max Allegri ha ricompattato una squadra che sembrava persa soltanto un mese fa.
L’Intelligenza del tecnico livornese va individuata nella scelta di abbandonare un 4-3-3 che senza Di Maria, Chiesa e Paredes era diventato inefficace per ritornare al 3-5-2, modulo che esalta le qualità di Kostic e Bremer, non a caso tra i migliori in campo nella sfida contro l‘Inter.
Quella guidata da Danilo è attualmente la migliore difesa della Serie A con appena 7 reti subite in 13 giornate, i bianconeri hanno ritrovato la loro caratteristica migliore quella che aveva portato a dominare il campionato italiano per nove stagioni consecutive.
Quella di ieri sera è la classica vittoria che piace a Max Allegri, i bianconeri infatti sono rimasti “dentro” la partita anche quando gli avversari sembravano averne di più e non si sono fatti condizionare psicologicamente dagli episodi sfavorevoli (il gol annullato a Danilo).
nonostante un primo tempo di grande sofferenza Locatelli e compagni sono rimasti concentrati e nella ripresa hanno sfruttato le cavalcate di Kostic per conquistare i tre punti.
La Juventus non è guarita definitivamente ma è sulla giusta strada per disputare un 2023 decisamente diverso e con l’obiettivo di giocarsi fino in fondo l’Europa League.
Le ultime due partite prima della pausa per i mondiali diventano ora fondamentali per i bianconeri che vincendo si porterebbero a sei vittorie consecutive.
I tifosi esultano e si godono una squadra ancora poco brillante a livello tecnico ma finalmente cinica e capace di saper soffrire all’interno dei 90 minuti.
Dovevano essere delle semplici e promettenti alternative a Pogba e Paredes, invece Nicolò Fagioli e Fabio Miretti si sono guadagnati la maglia da titolare con merito mettendo in mostra qualità che in questa Juventus mancavano da diverso tempo.
L‘ex Cremonese ha coronato il suo sogno di giocare in prima squadra dopo esser cresciuto a pane e Juventus fin da quando aveva 10 anni.
Nicolò Fagioli gioca con la personalità di un veterano ed il coraggio di un 21enne che conosce le sue potenzialità.
Il numero 44 dopo il capolavoro contro il Lecce si è ripetuto anche con l’Inter sfornando una prestazione di assoluta qualità nel centrocampo bianconero.
Inizio di stagione da sogno anche da parte di Fabio Miretti che sta giocando con continuità sulla trequarti dimostrando intelligenza tattica e grandi doti di inserimento.
Mettendo sul piatto anche i 20 minuti di Iling Junior contro il Benfica Allegri sa di poter contare su giovani importanti che dovranno trovare spazio anche quando i “big” torneranno a disposizione.
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