Ucraina: attacchi missilistici su Mykolaiv da parte dei russi. Distruzione in città: gli abitanti cercano di ricostruire la loro quotidianità.
I russi hanno attaccato, con i missili, la città portuale ucraina di Mykolaiv: un evento che, come in altri luoghi della nazione, ha portato distruzione. Gli abitanti vivono come meglio possono, nonostante i bombardamenti quotidiani dell’esercito russo. Le autorità locali, stanno cercando, ad ogni modo, di preservare i servizi comunali e il morale della popolazione.
All’indomani dei bombardamenti russi sulla città portuale ucraina di Mykolaiv, i residenti cercano di riparare i danni che hanno subito. Tra gli edifici colpiti, un ambulatorio medico, un istituto e un albergo, la distruzione regna sul posto.
La città è stata attaccata dopo la mezzanotte. Uno dei missili ha colpito il cortile di un’abitazione privata e distrutto, in modo completo, una dependance. Non solo: hanno distrutto anche tetti e rotto finestre di diversi edifici. I danni sono ingenti.
Anche se sono stati distrutti diversi punti della città, pare che non ci sia alcun ferito tra la popolazione locale.
L’attacco missilistico russo, inoltre, ha interessato anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale, senza arrecare danni ai suoi reattori ma danneggiando altre apparecchiature industriali in quello che l’operatore di energia atomica del Paese ha denunciato come un atto di “terrorismo nucleare“.
Energoatom, che gestisce le centrali nucleari ucraine, ha affermato che l’attacco ha avuto nel proprio mirino il complesso industriale che comprende la centrale nucleare di Pivdennoukrainsk nella regione meridionale di Mykolaiv.
La società riferisce, inoltre, che il missile ha colpito a soli 300 metri dall’impianto, provocando un’esplosione che ha rotto più di 100 finestre sugli edifici del complesso.
L’attacco ha anche causato la chiusura temporanea di una vicina centrale idroelettrica, ma non ha colpito i reattori della centrale nucleare.
La centrale di Pivdennoukrainsk si trova lungo il fiume Bug meridionale e a circa 300 chilometri sud della capitale, Kiev. È la seconda centrale nucleare più grande dell’Ucraina con tre reattori.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è stata occupata dalle forze russe sin dai primi giorni dell’invasione ed è stata ripetutamente presa di mira, tanto da costringere gli operatori a chiuderla per evitare un disastro da radiazioni.
Intanto, il sindaco filorusso di Donetsk accusa l’esercito ucraino di aver attuato un “attacco punitivo” che avrebbe ucciso 13 civili il 19 settembre.
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