Il comunicato di Gazprom, che annuncia di non essere in grado di soddisfare le consegne di oggi. A zero le forniture di gas attraverso il Traviso.
Non sarebbe in grado di attenersi agli obblighi previsti per il servizio di trasporto di gas in Italia la Gazprom. L’Eni informa che nei punti di ingresso di Traviso i flussi saranno a zero. Si attendono comunicati merito a una nuova ripresa delle forniture. Intanto l’Italia con le scorte Algerine, diventa fornitore con 18 milioni di metri cubi.
Gas, la Russia chiude le entrate dal passaggio in Austria
Da oggi Gazprom non consegnerà gas ad Eni. Le motivazioni, secondo uno speaker della compagnia energetica, sarebbero riconducibili all’impossibilità della multinazionale russa di attenersi agli obblighi necessari per la consegna, per il dispacciamento del gas tramite gli interessi di Traviso. Dunque le forniture russe all’Italia tramite il Tarvisio, punto di arrivo arrivo dal gasdotto Tag, Trans Austria Gas Pipeline, sono a zero almeno per la giornata di oggi.
Al momento però, sempre secondo quanto dichiarato dai portavoce di Eni, l’Austria stessa starebbe continuano a ricevere gas da Mosca, tramite il confine slovacco austriaco. La compagnia è al lavoro in queste ore per tentare di mediare con Gazprom, e tentare una nuova riattivazione dei flussi.
Era stata la stessa Gazprom a comunare di non poter consegnare i volumi pattuiti. Il gasdotto, che passa dall’Ucraina e arriva dall’Austria, si sarebbe fermato dunque per un problema di tipo commerciale, almeno dal punto di vista delle dichiarazioni ufficiali.
Russia, niente gas per l’Italia: il nostro Paese ne esporta 18 milioni di metri cubi
Ulteriore mossa da parte di Mosca, o problematiche commerciali, non cambia la sostanza. Per quanto riguarda il fabbisogno nazionale infatti, non vi sarebbero grandi differenze secondo gli esperti. Già da mesi infatti i flussi di gas non superano il 10% del totale che viene consumato, con 20 milioni giornalieri.
L’arrivo di gas viene dall’estate soddisfatto con l’Algeria, con un esportazione di 80 milioni al giorno. Per oggi sarebbero stati previsti infatti, dal passaggio austriaco, 0,6 milioni di metri cubi, mentre per Mazara del Vallo – dove arriva il gas algerino – sono quasi 53 milioni.
Tra altri fornitori infatti, l’Italia potrebbe dirsi anche “lunga” – come sottolinea stamane La Repubblica – di gas. Si, perché circa 34 milioni di metri cubi sono stati esportati in Europa dal nostro Paese, dove i prezzi sono ad oggi più alti.
I metri cubi in esportazione nella giornata di oggi sono 18 milioni. Cifra che di fatto consente all’Italia di diventare esportatore netto di gas. Insomma, almeno per il momento non mancano le forniture, anche se dalla Russia al momento i rubinetti sono praticamente chiusi.
Sarà compito di Eni comprendere si si tratta di un guasto per Gazprom, di problemi all’infrastruttura, o di una ritorsione da parte dei vertici a Mosca.